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Achille Colombo Clerici (Assoedilizia) al Forum The European House-Ambrosetti di Cernobbio
“TROPPA LIQUIDITA’ SUI CONTI CORRENTI BANCARI: MANCA LA FIDUCIA, DOMINA L’INCERTEZZA”
E’ complesso il rapporto tra le famiglie italiane e il denaro: nei conti correnti giacciono oltre 1.000 miliardi di euro-fonte ABI (su una ricchezza finanziaria totale di 4.445 miliardi): per fare un raffronto, quasi cinque volte la quota di nostra spettanza del famoso Recovery Fund che attendiamo come la manna dal cielo per il ’21-‘22. Addirittura durante il lock down il risparmio ha fatto un balzo in avanti: nel solo mese di marzo sono stati accantonati 16,8 miliardi (contro una media mensile di 3,4 miliardi), più 254 per cento rispetto allo stesso mese del 2019. Se questa massa enorme di denaro venisse immessa, almeno in parte, nell’economia reale l’Italia vedrebbe risolti molti suoi antichi problemi.
Perché ciò non avviene?
“Manca la fiducia, domina l’incertezza “– afferma il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici che interviene sull’argomento, partecipando al Forum The European House Ambrosetti di Cernobbio, l’appuntamento annuale che dal 1975 riunisce capi di Stato e di governo, massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali, ministri, premi Nobel, imprenditori, manager ed esperti di tutto il mondo per confrontarsi sui temi di maggiore impatto per l’economia globale e la società nel suo complesso – “Meglio non spendere e tenere i soldi pronti per ogni evenienza, pensano gli italiani.”
Una mancanza di fiducia che riguarda tutto e tutti: governo, opposizione, burocrazia, giustizia, società civile, imprenditori, sindacati, sistema finanziario. Una sfiducia che si era manifestata ben prima della pandemia: già nel primo trimestre 2019 il sentiment delle famiglie italiane, non sostenuto da prospettive positive di crescita economica, aveva mostrato segni di flessione, per poi proseguire il trend di riduzione; cause, l’andamento del mercato del lavoro e le incertezze a livello macroeconomico.
Certo, come viene denunciato a Cernobbio, l’ignoranza sui più elementari meccanismi della finanza non aiuta (siamo ultimi tra i Paesi del G20 per educazione finanziaria). Ma è soprattutto la delusione del ‘Bot people’ ad aver sottratto centinaia di miliardi di risparmio privato al finanziamento della spesa pubblica che veniva impiegata per rimborsare alti tassi di interesse, ma anche per sostenere servizi e tutele pubbliche. Oggi Il Paese è legato a regole comunitarie. Ed è inevitabile che sia così. Ma forse un piano di Italybond, a lunga scadenza, ad alto rendimento e garantiti dal Tesoro.