Tutto in un minuto. Il secondo di recupero. Ma per una volta il pallone non rotola al contrario, già pareggiare sarebbe stato un delitto, ma quando Biraghi, una delle scoperte di Mancini, trova la zampata decisiva che abbatte la Polonia, il futuro della Nazionale si squarcia finalmente di azzurro. Restiamo in serie A nella Nations League, saremo testa di serie al sorteggio per Euro 2020, togliamo un po’ di nubi sulla testa di Mancini e soprattutto diamo un senso finalmente compiuto al nuovo corso voluto dal ct.
L’Italia torna a vincere fuori casa, se si eccettua l’amichevole con l’Arabia Saudita, non accadeva dal 9 ottobre (in Albania per 1-0) ma quello che abbiamo visto è una pedata, chissà quanto definitiva, al calcio ruminato che per troppo tempo ci ha rovinato il fegato vedendo giocare la Nazionale. La buona prima mezzora vista contro l’Ucraina si è allungata fino a 90 minuti e passa, le pecche e rischi di questo azzardo manciniano sono ancora in agguato, ma non capitava davvero da tempo di vedere tanta autorevolezza e spregiudicatezza nell’affrontare un avversario.