La Russia è pronta a negoziare sull’Ucraina, ma interromperà le azioni militari solo se l’esito soddisferà la parte russa. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan.
“Siamo pronti a negoziare sia con l’Ucraina che con l’Europa, con qualsiasi rappresentante che in buona fede voglia contribuire al raggiungimento della pace, ma interromperemo le azioni militari solo quando questi negoziati produrranno un risultato fermo e sostenibile che soddisfi la Federazione Russa”, ha affermato il ministro, nel giorno in cui ricorre il terzo anniversario dell’inizio del conflitto.
“Gli europei continuano sulla strada delle sanzioni, sulla strada della convinzione della necessità di continuare la guerra”, ha detto dal canto suo ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Questa convinzione degli europei – ha aggiunto – è completamente in contrasto con la mentalità di trovare una soluzione sull’Ucraina, come stiamo facendo ora con gli americani”.
Oggi a Riad incontro di follow-up Usa-Russia
Inviati russi e americani si incontreranno oggi a Riad per un ‘incontro di follow-up” rispetto a quello del 18 febbraio scorso. Lo ha dichiarato una fonte diplomatica all’Afp a condizione di anonimato, sottolineando che si tratta di un incontro ”a livello inferiore” rispetto al precedente, ma che comunque segna dei ”progressi” nella giusta direzione.
La fonte non ha indicato chi farà parte delle due delegazioni. Nell’incontro di una settimana fa a Riad si è anche discusso della possibilità di un incontro tra il presidente americano Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin.
Turchia: “Negoziati coinvolgano sia Kiev sia Mosca”
I colloqui per la fine della guerra in Ucraina dovrebbero coinvolgere sia Kiev, sia Mosca. Ne è convinto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, che nel terzo anniversario dell’aggressione russa ha detto che l’iniziativa degli Stati Uniti per porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia dovrebbe coinvolgere entrambe le parti in conflitto.
“Attribuiamo grande importanza alla nuova iniziativa statunitense come approccio orientato ai risultati. Crediamo che si possa raggiungere una soluzione attraverso negoziati a cui partecipano entrambe le parti”, ha detto Fidan in una conferenza stampa con il suo omologo russo Sergei Lavrov ad Ankara.
Kiev: “Negoziati con Usa su terre rare in fase finale”
“I team ucraino e americano sono nelle fasi finali dei negoziati per l’accordo sulle terre rare”. Lo ha dichiarato la vicepremier Olga Stefanichyna, in un post su X. “I negoziati sono stati molto costruttivi, con quasi tutti i dettagli chiave finalizzati”, ha aggiunto.
Nonostante i recenti scontri a distanza tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e l’omologo americano, Donald Trump, si dovrebbe quindi chiudere l’accordo che darebbe a Washington l’accesso alle terre rare ucraine in cambio della protezione americana.
Media russi, accordo con Kiev per evacuare abitanti Kursk
Mosca ha raggiunto un accordo con l’Ucraina per evacuare gli abitanti della regione russa del Kursk, parzialmente occupata dalle truppe di Kiev, e che si trovano già nella regione di Sumy. Lo ha riferito la mediatrice russa per i diritti umani, Tatiana Moskalkova, citata dalle agenzie locali, secondo cui “ci sono delle persone (abitanti della regione di Kursk) che si trovano oggi già a Sumy. E’ stato concluso un accordo con la Croce Rossa e la parte ucraina perché siano evacuati verso la Russia attraverso la Bielorussia”.
A fuoco raffineria in Russia dopo attacco droni Kiev
Intanto, sul fronte della cronaca, un attacco di droni ucraini ha innescato un incendio in una raffineria di petrolio in Russia durante la notte. Lo riportano i media russi. Kiev ha colpito diversi siti energetici russi con attacchi a lungo raggio con droni, sostenendo che si tratti di una rappresaglia per gli attacchi missilistici di Mosca che hanno paralizzato la rete energetica ucraina e interrotto l’erogazione di energia a milioni di persone in vari momenti del conflitto durato tre anni.
Il governatore della regione russa di Ryazan, Pavel Malkov, ha affermato su Telegram che “è scoppiato un incendio sull’area di un’azienda a causa della caduta di detriti” dopo l’abbattimento dei droni. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 22 droni ucraini durante la notte, di cui due nella regione di Ryazan, a sud-est di Mosca.
Alcuni account Telegram, tra cui il canale Baza, vicino alle forze di sicurezza russe, hanno affermato che l’incendio è divampato in una raffineria di petrolio. I media locali hanno riferito che si tratta della terza volta che il sito, di proprietà del colosso petrolifero russo Rosneft, viene colpito quest’anno.
Fonte: adnkronos.com