Il Parlamento europeo torna a chiedere a maggioranza ai 9 paesi Ue che ancora non l’hanno fatto, fra i quali c’e’ l’Italia di “considerare” di varare delle leggi che istituiscano unioni e matrimoni fra persone dello stesso sesso. E’ quanto si legge al paragrafo 86 della risoluzione non vincolante approvata oggi a maggioranza sullo stato dei diritti fondamentali nell’Unione europea.
“I diritti fondamentali delle persone gay, lesbiche, transgender, bisessuali e intersessuali – si legge nella risoluzione approvata oggi a maggioranza – vengono tutelati con maggiori probabilita’ se queste persone hanno accesso alle istituzioni legali come la convivenza, le unioni registrate o i matrimoni”.