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Un calciatore violentò una quattordicenne, condannato a 4 anni e 8 mesi.

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Un pomeriggio trascorso in compagnia di un ragazzo conosciuto sui social si è trasformato in un incubo per una 14enne veronese, aggredita e violentata nel bagno di un fast-food a poca distanza da Piazza Bra.

L’episodio risale al 7 ottobre 2022.

L’aggressore è un promettente calciatore, prima in Lombardia, ora impegnato nel campionato della Repubblica di San Marino. Ora è arrivata la sentenza del Tribunale di Verona: il giovane è stato condannato dalla giudice Maria Cecilia Vitolla a quattro anni e otto mesi di reclusione.

L’imputato, oggi 21enne, accusato di violenza sessuale con l’aggravante dei aver commesso il reato ai danni di una 14enne, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, che assicura lo sconto di pena e un processo sulla base delle prove raccolte dal pubblico ministero. Assistito dall’avvocato Alberto Duffini, il giovane si è sempre proclamato innocente e il suo legale attende le motivazioni della sentenza per valutare un eventuale ricorso in appello.

La madre della vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Davide Adami. L’imputato è stato condannato anche al pagamento di un risarcimento, da valutare in sede civile. I due ragazzi avevano fatto conoscenza sui social e si erano già incontrati una volta prima di quel pomeriggio nell’autunno di due anni fa, trascorso insieme, tra una passeggiata per le vie del centro e una chiacchierata, fino al fast-food dove la ragazza è stata aggredita dal giovane che ha abusato di lei dopo averla trascinata con la forza nel bagno riservato ai disabili. Dopo l’aggressione e lo stupro lui ha preso un treno ed è tornato a casa in Lombardia; la ragazzina invece si è incontrata con altri amici che, vedendola sotto shock, hanno allertato i genitori.

In famiglia c’è stato il racconto della violenza che la 14enne aveva subito, seguito dalla visita medica in ospedale e dalla successiva denuncia in questura. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Carlo Boranga; nei confronti dell’indagato non è mai stata disposta nessuna misura cautelare. L’impegno sportivo dell’imputato ricorda un altro caso di violenza sessuale, nel quale sono stati coinvolti 5 calciatori all’epoca dei fatti tesserati per la Virtus Verona di serie C.

Uno stupro di gruppo denunciato da una studentessa universitaria 20enne, che il 18 gennaio 2020 aveva subito violenza dopo una serata trascorsa con i cinque calciatori che erano tornati dalla trasferta di campionato a Cesena.

Per quella vicenda è già arrivata la sentenza d’appello, con la quale la Corte di Venezia ha condannato 4 imputati a pene tra i 6 anni e 3 anni e 4 mesi di reclusione, mentre uno è stato condannato a un anno e 10 mesi con sospensione della pena. Uno dei 5 calciatori condannati gioca tuttora con la formazione veronese nel terzo campionato professionistico.

Fonte: ansa.it

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