Un nuovo lockdown globale sembra al momento escluso e, senza una chiusura totale e rigida come quella scattata il 9 marzo scorso, sono tre gli scenari che l’Italia potrebbe trovarsi ad affrontare nel prossimo autunno. A tracciarli, è Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e membro del Comitato Tecnico-scientifico. «Un lockdown globale è improponibile», osserva. Non è in previsione perché causerebbe danni senza dare benefici». Adesso, prosegue «siamo in una posizione diversa», nella quale «stiamo ancora vivendo di rendita rispetto a quanto il lockdown ha permesso di ottenere». Ora ci sono «piani ospedalieri aggiornati e sono aumentate le strutture di terapia subintensiva e intensiva» e inoltre «non ci troviamo più di fronte a un virus del tutto sconosciuto».
Secondo Guerra «la gestione di territorio e ospedali è cambiata» al punto da poter sostenere un’impennata dell’epidemia senza riportare danni amplificati, come quelli avvenuti nei mesi scorsi in alcuni ospedali e nelle residenze per anziani. Dei tre scenari ipotizzati da Guerra, il primo è il più ottimistico, con un «aumento molto lento e costante dei casi, non necessariamente collegato a un aumento dei malati». Il fatto che si sia abbassata l’età media dei contagi, osserva, «ci fa capire che gli anziani si proteggono rigorosamente, cosa che non fanno i giovani, forse anche per colpa del messaggio dato inizialmente», secondo il quale erano a rischio soprattutto gli anziani.
venerdì, Novembre 29, 2024