IQ. 17/01/2013 -Duro attacco su Facebook di Massimiliano Valeriani, candidato al consiglio Regionale del Lazio per il PD, sferrato al Segretario de La Destra Francesco Storace, candidato alla carica di Presidente della Giunta del Lazio per il Centro Destra sul buco di bilancio lasciato in sanità: “Storace, come ha fatto in tutti questi anni, cerca di scappare dalle sue gravissime responsabilità. E lo fa mentendo in maniera spudorata. Dice che non c’è una riga della Corte dei Conti che certifichi il suo fallimento e la creazione del buco di 10 miliardi? Mente.”
Ed ancora: “Si legga la relazione della sezione centrale della Corte dei Conti dell’ottobre 2009 a partire dalla pagina 28: il capitolo che riguarda la più disastrata delle Regioni, il Lazio. Ebbene, su quella relazione c’è scritto chiaramente che “risulta che il debito cumulato fino al 31 dicembre 2005 è valutabile in linea capitale in circa 9,9 miliardi di euro”(p.28). La Corte dei Conti passa poi all’analisi delle ragioni che hanno portato alla creazione di quel buco: la voce più importante del debito creato da Storace è la cartolarizzazione degli ospedali, a cui i magistrati contabili dedicano diverse pagine, con un giudizio senza appelli. Appare infatti evidente – leggiamo nella relazione – che l’operazione messa in piedi da Storace “ha mostrato fin dall’inizio il carattere di mera acquisizione di liquidità, in dispregio a qualsiasi profilo di equilibrio economico, sia del bilancio di esercizio, sia di quelli relativi al medio e lungo periodo (gli effetti passivi dell’operazione perdurano fino all’anno 2033)” (p.35). E aggiunge la Corte dei Conti: “Sotto il profilo della legittimità occorre preliminarmente osservare che la complessa procedura adottata costituisce una fonte di indebitamento, sia pure in forma indiretta. Insomma, Storace ha iniziato a creare debito con un’operazione insensata di vendita degli ospedali. Ha poi proseguito lasciando le Asl completamente senza controllo, dato che negli ultimi due anni della sua amministrazione queste non presentavano più i bilanci.”
“Gli effetti: l’assessore alla sanità arrestato; direttori e funzionari della sanità inquisiti nell’ambito di quella gigantesca truffa ai danni della sanità pubblica del Lazio nota sotto il nome di Lady Asl. Recentemente – conclude Valeriani – alcuni dei protagonisti di quell’inchiesta hanno subito pesanti condanne: l’ex direttore della Asl Rmb, 8 anni e 2 mesi di reclusione; un funzionario di ragioneria della stessa Asl 6 anni e un mese; un dirigente della Asl Rmc 9 anni e 8 mesi e un funzionario della stessa Asl 9 anni e 2 mesi. Questa è stata la sanità ai tempi di Storace…”