La prima cosa inconsueta è la durata, 57 minuti anziché la solita mezz’ora, un colloquio ancora più lungo di quello con Obama (52 minuti) nel 2014. La seconda è il saluto finale, sulla soglia della biblioteca privata del pontefice, Macron che posa la mano sulla spalla destra di Bergoglio, Francesco che stringe il braccio del presidente francese e gli parla fitto sottovoce e lo guarda serio come a richiamare qualcosa di cui hanno parlato, con l’aria di chi dice: mi raccomando. E poi il congedo, il Papa e Macron che si baciano due volte sulle guance, fino all’ultima stretta di mano. Difficile ricordare un clima così disteso, quasi di complicità, in un incontro ufficiale del Papa con un capo di Stato.