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Verstappen: mai visto un assolo del genere.

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“Nello sport non potrà mai esistere un momento uguale ad un altro” lo affermò Michael Schumacher, uno che di vittorie in Formula 1 ne sa qualcosa. Dobbiamo seguire quindi la lezione del tedesco e non guardare al passato: l’attuale periodo storico del circus è unico, il dominio di Verstappen è unico. Quanti record potrà ancora infrangere? Quelli di Hamilton sono lontani, ma lui lo sconfisse nel 2021 nel confronto diretto, prova di superiorità. Le sue magie sulla pioggia, in particolare ad Interlagos, gli hanno garantito un ruolo di “nuovo Senna” e i tre mondiali del brasiliano sono ormai raggiunti, perché ogni prospettiva di un SuperMax senza titolo del 2023 è diventata ormai fantascientifica. E che dire dei primati di Vettel, uno ormai è a portata di mano, quello delle nove vittorie consecutive, il conteggio dice meno uno. Il monologo di Max potrebbe non avere precedenti.

Max Verstappen

Verstappen e Schumacher si ritrovano

Di padre in figlio con ruoli diversi: nel 1994 Michael vinceva il suo primo mondiale e al suo fianco, nella scuderia Benetton c’era proprio l’olandese, Jos, padre del campione moderno. In pista, fino allo scorso anno, quei due cognomi si sono ancora una volta rincontrati e ritrovati: nel Gran Premio di Ungheria 2021 sono anche venuti allo scontro diretto. Max contro Mick, Schumacher contro Verstappen. In quell’occasione la Formula 1 sembrava tornata indietro nel tempo con il tedesco della Haas in grado di tenersi alle spalle il futuro campione per circa 15 giri.

Max Verstappen

Oggi Mick ha lasciato il suo posto in Formula 1, forse deludendo e confondendosi con i tanti piloti affacciatisi per un momento alla classe regina delle quattro ruote. Al contrario Max, entrato anche lui in pista presentato come “il figlio di…” con tanto di inutili sentenze precoci, ha cancellato ogni rapporto con il ruolo di gregario che era associato al cognome Verstappen. Certo gli inizi non sono stati dei migliori, si intravedevano lampi di talento, ma soprattutto gli errori anche gravi iniziavano ad essere troppi. Max, tuttavia, aveva già in mente di arrivare in alto, in quel momento il mondiale era una disputa interna alle Mercedes, la situazione giusta per maturare esperienza attendendo l’occasione. Non si può certo dire che SuperMax non sia opportunista: fin da subito ha saputo sfruttare al meglio le piccole finestre verso la gloria che gli sono state concesse, fin da Barcellona quando Rosberg e Lewis si ritirarono dopo poche curve. Non fallì neanche l’occasione più importante della carriera, la Safety Car di Latifi ad Abu Dhabi 2021: un solo giro, Michael Masi, direttore di gara, gli avrebbe concesso soltanto chance, lui ne era consapevole ed è stato impeccabile vincendo il suo primo mondiale all’ultimo giro, proprio come fece Hamilton nel 2008.

Incendio di Jos Verstappen

Incubo cancellato

Max Verstappen è stato in grado di cancellare gli incubi del padre. Prima di lui il ricordo legato a questo cognome era alquanto macabro. Jos non è stato ricordato per i due podi consecutivi in Ungheria e a Monza, ma quel che rimase impresso è il miracolo avvenuto nella gara precedente in Germania. Oggi le regole in Formula 1 sono cambiate, non si vedono più i rifornimenti- che tolsero un mondiale a Felipe Massa- e i piloti sono rinchiusi in una bolla che ogni anno si cerca di render più sicura della stagione precedente. Nel 1994 invece ogni gara era un rischio, ogni momento era una continua sfida con il pericolo è neanche al box si poteva stare tranquilli, Jos Verstappen lo ha imparato in una frazione di secondo. Sembrava un normale transito in pit lane per un rifornimento, ma per un anacronismo potenzialmente letale la benzina è fuoriuscita dal bocchettone andando ad inondare la macchina. Le temperature incandescenti hanno acceso la scintilla, la Benetton con il pilota dentro è avvolta da delle altissime fiamme. Nella corsia box si scatena il panico, la gara passa in secondo piano: in quella colonna di fuoco c’è un ragazzo di 22 anni che deve essere salvato. Quel 1994 era già stato troppo crudele con il mondo della Formula 1 e per fortuna in Germania era giunto il momento del miracolo: Verstappen riuscì a liberarsi delle cinture e proprio mentre l’incendio veniva domato lui saltò fuori dalla macchina. Limitarsi a quel che accadde in Germania sarebbe un ricordo riduttivo di un pilota talentuoso: il destino ha salvato Jos e adesso il padre gioisce insieme al figlio, il nome Verstappen è ormai sinonimo di trionfo.

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