IQ. 13/12/2012 – “L’azienda Roma A ha provveduto ad un piano alternativo che permetterà a tutti i pazienti di poter usufruire dei servizi di dialisi di due grandi strutture ospedaliere romane” con queste parole si è espresso al TG1 il direttore generale della ASL RM A Camillo Riccioni.
Inevitabili le reazioni dei pazienti della DIAGEST. “Ad oggi nessuno ci ha parlato di piano alternativo se la DIAGEST dovesse chiudere – dichiara Domenico Lista, rappresentante degli 80 pazienti che fanno dialisi alla DIAGEST – La direzione della ASL RM A ha piani che conosce solo lei, chiusi in un cassetto. Riccioni ci deve spiegare per filo e per segno perché non paga la DIAGEST da circa un anno se i fondi ci sono? Riccioni ci deve spiegare quali sono queste strutture ospedaliere romane dove allocarci? Hanno lo stesso standard qualitativo della DIAGEST? La dialisi in queste strutture alternative non viene pagata? Insomma Riccioni deve fare pace con se stesso, magari facendosi consigliare da Ronghi e dalla Polverini, per poter affrontare questa incresciosa vicenda da lui creata e adesso da lui deve essere risolta”.
“Riccioni sappia una cosa – continua Domenico Lista – noi da qui non ci muoviamo, perché alla DIAGEST stiamo bene e per noi è una secondo famiglia. Noi non siamo dei pacchi postali da spostare dove si vuole, e se Riccioni, quale medico, lo avesse dimenticato, noi siamo qui a ricordarglielo. Noi non vogliamo essere merce di scambio dei suoi giochetti politici o di chi per lui. Se non è in grado di risolvere questo problema, ha solo una cosa da fare, quella di dimettersi da direttore generale, cos’ ci evita di farci passare un natale d’inferno.
“Siamo pronti ad andare fino in fondo in questa vicenda scandalosa – termina Domenico Lista – noi dalla DIAGEST non ci muoviamo. Anzi, se la situazione non si sblocca nei prossimi giorni io ed altri pazienti inizieremo lo sciopero della dialisi”.