La scalata continua. La Roma volley è rinata e con lei il suo palazzetto, la sua casa in Viale Tiziano – non lontano dall’Olimpico, incastrato tra il complesso dell’auditorium, il Tevere e il rudere dello Stadio Flaminio- che nella scorsa stagione supportò la squadra fino ai playoff. Adesso la Capitale è tornata in Europa in grande stile vincendo, anzi stravincendo la gara di andata contro le croate del Kelteks Karlovac, 3-0, che settimana prossima accoglieranno le Wolves alla loro prima trasferta in un torneo CEV. Le premesse per un cammino entusiasmante ci sono tutte, tra simbolici ricorsi e solide prestazioni in campo: lo scorso anno la Roma inaugurò il Palatiziano affrontando Chieri che pochi mesi prima aveva vinto la Challenge Cup, una stagione più tardi il club della capitale ha esordito in quella coppa sempre più italiana considerando i tre successi consecutive di squadre del nostro campionato (oltre a Chieri hanno vinto anche Scandicci e Novara). Le Wolves sono arrivate in Europa attraverso le qualificazioni, ospitando e vincendo al loro palazzetto la Wevza Cup in cui hanno superato Zurigo, Terville Florange, Beziers ed Heidelberg, non un livello altissimo, ma pur sempre rappresentati dell’élite dei campionati francesi, spagnoli e svizzeri.
Roma, primo turno agevole: libere di sognare
Dopo la promozione, la coppa Italia di A2 e il raggiungimento dei playoff scudetto (eliminazione ai quarti contro le future campionesse di Conegliano) la Roma continua a non porsi limiti nonostante una rivoluzione tattica attuata nell’organico tra la scorsa e l’attuale stagione. Non ci sono più la capitana Marta Bechis, la schiacciatrice Jessica Rivero e neanche la formidabile opposta albanese Erblira Bici. Il mercato ha portato nella capitale ragazze giovani di grande prospettiva (Luna Cicola ha solo vent’anni e sarà il libero di riserva) e attaccanti in grado di fornire certezze come il nuovo opposto Gabriela Orvosova, la nazionale francese Amelie Rotar e il nuovo centrale Marie Scholzel. Proprio la tedesca è stata insignita del primo di MVP al termine della partita dominata contro le croate, un successo europeo che all’interno del raccordo mancava da 27 anni. Un incontro a senso unico a dir poco. La tedesca è stata la protagonista dell’allungo nel primo set concluso 25-9, supportata anche dagli attacchi di Rotar che si riserva l’onore di chiudere il secondo parziale 25-14. Scholzel mette a segno 10 punti in tutta la partita, nessuna come lei neanche le due opposte Orvosova e Kenjalo (ferme ad 8 e a 9). Proprio la numero 10 del Karlovac ha cercato di dare una scossa alle sue compagne riuscendo a portarle addirittura in vantaggio con un unico turno di battuta, ma poi, come spesso accade si è imposta la legge delle più forti ed è stato un errore finale della stessa Kenjalo a decretare il successo della Roma anche nel terzo ed ultimo parziale, 25-16. Il 16 ottobre ci sarà la gara di ritorno, incastrata da due supersfide per le Wolves, contro la Vero Volley Milano sabato sera e poi in casa contro Conegliano. Reduce dal successo alla prima in campionato con Talmassons la Roma affronterà la prima settimana crocevia della sua stagione, con la gara con il Karlovac che deve essere una semplice formalità per diventare la seconda italiana ai trentaduesimi della coppa in questa edizione (Chieri è già qualificata). Il futuro europeo giallorosso vede all’orizzonte una sfida a novembre contro il Rapid Bucarest. Nel 2023/24 la vincitrice della Wevza si aggiudicò a fine anno anche la Challenge Cup, una statistica che non influenza le forze in campo, ma che apre la mente all’ambizione; parafrasando Vasco Rossi, le ragazze della Roma volley sono libere di sognare.