Il Primo Agosto Olimpico è di nuovo una giornata italiana. Non si sono potuti abbracciare Alice Bellandi e Giovanni De Gennaro come fecero Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs tre anni fa esatti perché il Grand Palais e lo stadio nautico di Vaires-sur-Marne non sono esattamente ravvicinati come erano la pista dei 100 metri e la pedana dell’alto. Eppure il doppio oro del Judo e della canoa slalom ci hanno portato indietro con i ricordi alla giornata più bella della storia del nostro sport. Come annunciato da Giovanni Malagò presidente del CONI, l’obiettivo a Parigi 2024 è quello di superare il record di Tokyo e in un certo senso, se consideriamo anche l’argento delle ragazze del fioretto ci siamo già riusciti per quanto riguarda il primo agosto, e non era facile.
Il doppio Oro di Roncadelle
“Una ragazza di una piccola città”, citando i Journey, ha portato l’alloro olimpico nel suo paesino di 9248 abitanti, per scoprire di essere arrivata in ritardo di circa 20 minuti rispetto ad un suo concittadino. “Roncadelle è un comune italiano della provincia di Brescia. Vanta 2 ori olimpici, conquistati nel 2024 a Parigi da Giovanni De Gennaro e Alice Bellandi disputando finali molto emozionanti, entrambi vincendo peraltro nello stesso giorno le uniche medaglie d’oro della nazione del 1/08/2024” Digitando su Wikipedia il nome del paesino nella provincia di Brescia si potevano leggere queste parole nella descrizione della città fornita dall’enciclopedia digitale. Un momento di gloria per questa cittadina che si è veramente trovata con due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024. Giovanni De Gennaro è stato il primo in ordine cronologico, nelle rapide di Vaires-sur-Marne con un tempo di 88.22 ha sconfitto ogni avversario, compreso il padrone di casa Titouan Castryck, e per la seconda volta dopo la gara di spada femminile la Francia ai giochi di casa chiude dietro al nostro tricolore. Sulla scia del trionfo, 20 minuti dopo lo imita Alice Bellandi riscattando la storia del Judo a queste Olimpiadi. Prima di Alice infatti sul tatami non era arrivata nessuna medaglia per l’Italia, solo le delusioni di Giuffrida, Lombardo ecc… adesso lei è la quinta campionessa olimpica azzurra in questo sport, entrando nel ristretto club di cui fanno parte Ezio Gamba, Giuseppe Maddaloni, Giulia Quintavalle e Fabio Basile.
Bellandi e De Gennaro, il primo agosto è sempre d’Oro
Tre anni esatti di distanza, potevamo immaginare che sarebbe diventata una giornata a tinte azzurre anche solo ricordandoci dell’anniversario della doppietta Jacobs-Tamberi. Una giornata dal bilancio positivo solo citando i tre legni (Stano, il canottaggio e Alice D’Amato), che sono pur sempre un quarto posto alle Olimpiadi, e le vittorie della pallanuoto, del volley, di Lorenzo Musetti e del doppio Errani/Paolini, più le tre medaglie, una d’argento e due d’oro, come nel 2021. Giovanni De Gennaro ritocca la tradizione della canoa slalom, iniziata nel 1992 da Pierpaolo Ferrazzi, proseguita con Daniele Molmenti nel 2012 e ora con il ragazzo di Roncadelle. Ricevuti di persona i complimenti del presidente del Coni Giovanni Malagò si è gettato nelle acque dello stadio nautico, esternando un’immensa felicità. Felicità che è proprio la parola che risuonava a tempo di musica sulle note della celebre canzone italiana all’interno del Grand Palais al termine della gara di Alice Bellandi, intonata da Al Bano stesso. Il cantante infatti era presente a Parigi nel ruolo di ambasciatore della International judo Federation e ha scelto l’occasione giusta per offrire al pubblico una performance del suo più grande successo scritto insieme a Romina Power e giunto secondo al Festival di Sanremo del 1982. Alice ha dato un volto nuovo alla spedizione del judo italiano che dopo i bronzi di Tokyo (Giuffrida e Centracchio) è tornata d’oro scongiurando il rischio zero titoli.