In Serbia i 2500 operai che producono la 500L lavorano 12 ore al giorno. Ma la Fiat non cede sui turni. Agli operai dello stabilimento di Kraguievac +13% in busta, tredicesima e incentivi, ma i turni non si toccano. All’inizio la fase sperimentale prevedeva l’introduzione di due turni lavorativi di 10 ore al giorno per quattro giorni settimanali, anziché le 8 ore quotidiane su 5 giorni. Dopo 5 mesi gli operai hanno giudicato questi turni insostenibili perché le ore quotidiane sono spesso diventate 12 a causa degli straordinari e gli operai sono stati chiamati in fabbrica anche per il quinto giorno. L’azienda per ora ha dato parere negativo. Sembra che la nuova 500 L abbia un buon riscontro sul mercato e Fiat ha l’esigenza di tenere alti i ritmi produttivi, tanto che per Kragujevac avrebbe in programma l’assunzione di altri 150 addetti, destinati principalmente al montaggio. La Fiat per ora ha detto sì agli aumenti anche perché le buste paga erogate finora erano tra le più basse in assoluto. Molti giocano sul fatto che se c’è crisi e disoccupazione non bisogna essere “choosy”. Ma fare l’operaio è faticoso, alienante e impegnativo. Tenere alta l’attenzione per 12 ore al giorno in un lavoro di routine diventa improponibile perché si innescano degli automatismi che portano a commettere errori e a mettere a rischio la propria salute. Ma per una volta, visto che si parla tanto di sicurezza, non si può prevenire invece che urlare allo scandalo se dovesse succedere qualche incidente?
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