I primi 2-3 milioni di dosi del vaccino anti Covid Oxford-Irbm-AstraZeneca dovrebbero arrivare all’Italia entro la fine di novembre se la sperimentazione in corso procederà positivamente”, ha dichiarato all’Ansa il presidente della Irbm di Pomezia, che ha collaborato con lo Jenner Institute della Oxford University alla messa a punto del prototipo di vaccino.
La Irbm di Pomezia sta collaborando con lo Jenner Institute della Oxord University alla messa a punto del prototipo di vaccino. Se non si verificheranno criticità e la sperimentazione proseguirà come previsto, dunque, “sarà rispettata – ha aggiunto Piero di Lorenzo – la tempistica già annunciata dallo stesso ministro della Salute Roberto Speranza”.
Intanto AstraZeneca prosegue con i test in Gran Bretagna, fermati qualche giorno fa per la comparsa di un effetto indesiderato in uno dei partecipanti. Si era trattato, come ha spiegato l’azienda con sede a Cambridge, di un “processo standard che si attiva ogni volta che si manifesta un quadro clinico inatteso durante lo sviluppo clinico, che viene indagato per assicurare il mantenimento dell’integrità dello svolgimento dello studio”.
“C’è in corso sul vaccino un lavoro senza precedenti che ci porterà al successo. Questa partita l’uomo la vincerà. Poi vedremo se sarà Astra Zeneca o un’altra compagnia – sono le parole del ministro della Salute Roberto Speranza a Porta a Porta – Quel che è certo è che vogliamo in vaccino nel più breve tempo possibile e lo vogliamo sicuro. Noi non autorizzeremo mai un vaccino che non ha completato tutti gli step in maniera puntuale”. Il ministro ha poi puntualizzato: “Quello di Oxford è uno dei sette vaccini su cui sta investendo l’Unione europea. Noi abbiamo un atteggiamento di pieno investimento perché riteniamo che quella del vaccino sia davvero una partita decisiva”.