Sono 31 le vittorie consecutive in campionato tra le mura amiche per la banda di Allegri. Tutte le squadre del campionato hanno lasciato Torino con le ossa rotte, chi a testa alta (vedi il Milan) e chi meno, ma sempre senza punti.
Contro i rossoneri forse la vittoria più sofferta perché arrivata in extremis, ormai a tempo scaduto. #finoallafine, il motto più usato dai bianconeri, calza a pennello. Higuain e compagni hanno lottato fino al 94′ e hanno trovato il colpo del ko con Dybala che si è preso una piccola rivincita su Donnarumma dopo Doha. Meglio lasciarsi alle spalle le polemiche per il rigore concesso (diktat Montella) e analizzare il match. Come al solito la squadra di Allegri, rimaneggiata per la assenze di Cuadrado (squalificato) e Mandzukic (colica renale), ha giocato una partita grintosa creando molte azioni da gol. Cambiano gli uomini, ma non l’attaggiamento: il 4-2-3-1 di Max funziona sempre, anche con Dani Alves e Pjaca larghi. Questa l’indicazione più bella per il tecnico che ha avuto l’ennesima conferma di aver trovato il giusto equilibrio. Nell’arco dei 95′ i bianconeri sono stati sicuramente superiori ai rossoneri: lo dicono anche i numeri. Donnarumma è stato costretto a grandi parate per nove volte e ha tenuto in vita la squadra di Montella. Gigio ha zittito più volte l’urlo dello Stadium. Urlo che, però, alla fine è arrivato come una sentenza. Questa Juve in casa è impossibile da fermare e ha fatto un altro passo importante verso lo scudetto. Merito della squadra, ma anche dei tifosi.