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Acqua: per un approccio di sistema Bracciano ed Anguillara

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Gusti Bracciano a km0 IQ. 31/07/2013 – Acqua: per un approccio di sistema Bracciano ed Anguillara uniti per presentare un progetto all’Europa

Coordinato dall’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR con la collaborazione anche di esperti del Consorzio LaMMA – Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile il progetto As-Tolboox Life mira ad ottenere i fondi Life+

Anguillara e Bracciano si alleano per l’acqua potabile. Presentato un progetto alla Commissione Europea per realizzare un sistema di monitoraggio in tempo reale e una gestione ottimale delle risorse idriche pubbliche. E’ quanto puntano a realizzare gli Assessorati all’Ambiente delle amministrazioni di Anguillara Sabazia e Bracciano, coordinate dall’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR e con la collaborazione anche di esperti Consorzio LaMMA – Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile.

Il progetto si chiama “As-TOOLBOX LIFE” ed è stato presentato alla Commissione Europea per essere finanziato con i fondi LIFE+. Per l’attualità dei temi trattati, il progetto si è guadagnato l’attenzione del ministero che ha inviato una lettera di sostegno alla Commissione Europea.

As-TOOLBOX LIFE consentirà, da un lato, grazie all’installazione di sensori ed un sistema di gestione remota (realizzato dal Consorzio LaMMA) l’allerta immediata in caso di superamento delle concentrazioni di arsenico (anche prima degli esiti delle analisi di Asl ed Arpa), dall’altro, una più razionale gestione delle acque.

Sarà infatti possibile valutare quali fonti “sane” utilizzare per il miscelamento e ridurre così la concentrazione di inquinanti, scegliere le tecnologie più appropriate per il trattamento e sperimentarne di nuove per la rimozione di arsenico in presenza ed assenza di fluoruri.

Tra i bisogni dei due Comuni lacustri non c’è però solo il monitoraggio continuo, ma anche quello di un sistema comune e condiviso di gestione degli impianti di depurazione, e la necessità di garantire alla cittadinanza una corretta e tempestiva informazione. Da ciò è uscita una serie di obiettivi, inserita in “As-TOOLBOX LIFE“. Tra di essi il controllo delle variazioni delle falde acquifere, anche per verificarne gli effetti sulla concentrazione di arsenico e fluoruri, mappe degli inquinanti ad Anguillara e Bracciano, la rappresentazione della presenza di impianti di potabilizzazione e/o estrazione di acqua e della popolazione interessata. Per la realizzazione della rete di rilevazione e per i siti si farà ricorso a tecnologie informatiche “Open Source“. Saranno infatti messi online su internet, a disposizione della cittadinanza, i dati relativi ai monitoraggi effettuati oltre alle informazioni sui livelli di efficienza del trattamento delle acque compiuti dai sistemi di potabilizzazione monitorati.

Il progetto, che se accolto sarà finanziato dalla Unione Europea per metà a fondo perduto, intende anche definire le procedure operative per ottimizzare la gestione e la manutenzione ordinaria. Prevista anche la valutazione delle spese gestionali a lungo termine connesse alle diverse tecnologie di potabilizzazione utilizzate così da acquisire risultati utili anche nella scelta degli impianti di trattamento di arsenico e fluoruri da parte di altre amministrazioni. Insomma, l’approccio sarà “di sistema“. Non a caso sarà effettuato pure un controllo costante, mediante sensori, del livello delle acque del lago per una regolare verifica delle fluttuazioni del bacino che come è noto rappresenta da anni una fonte idrica utilizzata da Acea Ato-2 per rifornire acqua potabile alla Capitale.

A Ponton dell’Elce, infine, nel territorio di Anguillara Sabazia, sarà realizzato un sistema sperimentale mediante l’installazione di un piccolo impianto pilota presso il pozzo a servizio del quartiere. Il sistema si avvarrà di tecnologie innovative per la rimozione del solo Arsenico – filtri di ferro zero valente ZVI o ossidi di titanio – o per la co-rimozione di arsenico e fluoro con nano idrossidi di Fe o nano polialluminio-cloruro.

“As-TOOLBOX LIFE” implica anche la creazione di un sistema decisionale di supporto per i comuni con problemi di arsenico e fluoruro eccedenti i limiti di legge. Sarà quindi molto utile per guidare le amministrazioni locali nella scelta della soluzione più opportuna tra miscelamento, trattamento e condottazione di acque di altri acquedotti (come nel caso delle acque del Peschiera gestite da Acea e fornite al Comune di Anguillara presso l’acquedotto del Montano).

In programma attività di comunicazione con la cittadinanza per informarla delle evoluzioni delle sorgenti idriche della zona lacustre, incontri aperti finalizzati alla conoscenza dell’origine degli inquinanti nelle falde del vulcanico laziale nonché agli effetti di questi sulla salute, illustrare le tecnologie attualmente utilizzate per la rimozione di arsenico e fluoruro evidenziandone relativi vantaggi/svantaggi. Il progetto contempla anche attività dimostrative nelle scuole con dimostrazione dei processi di falda e delle tecniche di rimozione degli elementi chimici inquinanti.

Barbara Casentini, ricercatrice dell’IRSA-CNR e Project Manager del progetto presentato, dichiara “As-TOOLBOX LIFE rappresenta l’occasione, per il mondo della ricerca, di mettere a disposizione le proprie competenze per la soluzione di problemi reali che riguardano la cittadinanza, quali la presenza di arsenico e fluoruri in acque per consumo umano ed ottimizzare la gestione delle acque potabili in piccoli comuni“.

“Si tratta di un progetto che va oltre la gestione ordinaria delle risorse idriche che si è sempre realizzata nei nostri comuni – fanno sapere gli assessori all’Ambiente del Comune di Anguillara Enrico Stronati e del Comune di Bracciano Paola Lucci – ci siamo posti un obiettivo comune che traguardi l’emergenza che sinora ci siamo trovati a gestire e che getti le basi per una visione di più ampio respiro: la tutela delle risorse idriche del territorio. Se il progetto verrà finanziato avremo la possibilità di investire per i prossimi 4 o 5 anni in attività di salvaguardia e controllo delle risorse idriche con il risultato di avere alla fine a disposizione un sistema efficiente, che fa uso delle più moderne tecnologie, per la tutela delle risorse idriche locali e del lago. Mai prima ad ora si è potuto pensare ad un approccio simile cosa che in verità dovrebbe rappresentare uno dei principali obiettivi delle amministrazioni locali. In qualità di Assessori all’Ambiente, ma soprattutto come amministrazioni comunali unite dalla medesima scelta dell’acqua pubblica, siamo convinti che questa sia la strada giusta per difendere il diritto all’acqua potabile e la salute di tutti i cittadini ma anche per difendere il lago da un consumo eccessivo che sempre più spesso crea problemi alle zone ripariali di numerose specie animali”.

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