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Adozioni e disabilità tra crisi e opportunità. Antonella Ferrari incontra i suoi lettori.

Sala Caduti di Nassirya – Senato della Repubblica Giugno 2024.

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Affetta da Sclerosi Multipla, Antonella Ferrari ha portato avanti nel tempo il desiderio di diventare madre nonostante la malattia, consapevole di essere dotata di un grande senso di responsabilità, della condivisione del progetto genitoriale con suo marito Roberto e della certezza di disporre di infinito amore materno, cure e attenzioni da dispensare ad un bambino, al pari delle altre donne.

Il suo legittimo desiderio di maternità ha tuttavia trovato ostacoli insormontabili, più che altro originati da pregiudizi diffusi che, a partire dagli stessi medici consultati, hanno costellato Antonella di dolore e delusione per un lungo periodo di tempo. Il testo autobiografico ‘Comunque mamma. Storia di una ferita ancora aperta’ è una sofferente quanto determinata dichiarazione di ribellione nonché un disperato appello a rivedere le linee guida che presiedono la legge sulle adozioni.

Il diritto negato di diventare madre pesa ancora oggi e si presenta come una ferita aperta che accompagna Antonella nella sua battaglia a favore della revisione della legge che ad oggi impedisce alle donne affette da patologie neurodegenerative di ottenere l’idoneità all’adozione. Le sue mosse nascono dalla convinzione che insistere presso le più alte istituzioni nazionali le consenta di fornire un aiuto significativo ad altre coppie che, nella sua stessa situazione, desiderano accogliere un bambino attraverso l’istituto delle adozioni nazionali ed internazionali.

Sala Caduti di Nassirya presso il Senato della Repubblica

Sala Caduti di Nassiriya-Senato della Repubblica.

La Conferenza Stampa presso la Sala Caduti di Nassirya, l’11 giugno scorso, è stata organizzata su iniziativa di Giusy Versace, Senatrice di Azione, atleta paralimpica, Presidente e portavoce dell’intergruppo parlamentare per la disabilità. L’incontro, che ha avuto per tema le adozioni dei minori, spesso negate alle persone con disabilità, ha inoltre consentito ad Antonella Ferrari, attrice, scrittrice e curatrice di una fortunata rubrica giornalistica di presentare il suo ultimo libro ‘Comunque Mamma. Storia di una ferita ancora aperta’, pubblicato da HarperCollins.

Alla Conferenza sono intervenute con i loro autorevoli interventi la senatrice Elena Murelli, le deputate Patrizia Marrocco e Lia Quartapelle Procopio, la professoressa Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta e Rachele Michelacci, vice-presidente AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla. La vicenda personale di Antonella Ferrari, raccontata dalla stessa protagonista con lucida determinazione, ha raccolto l’affettuoso consenso del pubblico presente nella prestigiosa Sala Caduti di Nassiryia.

L’impegno assunto in quell’occasione dalle deputate presenti è stato quello di intraprendere un percorso trasversale in grado di intervenire concretamente sul complesso processo burocratico che accompagna l’iter adottivo. Il diritto di un bambino ad essere accolto in una famiglia e il diritto che una coppia ha di esercitare la genitorialità, naturale o adottiva, non possono essere preclusi a causa del perdurare di una distorta convinzione sociale che impoverisce l’intera comunità civile, pur non trascurando l’interesse prioritario del minore.

La proposta del ‘diritto all’oblio collettivo’, secondo quanto affermato dalla prima firmataria Patrizia Marrocco del più conosciuto e diffuso ‘diritto all’oblio oncologico’, potrebbe essere un punto di partenza per un cambio di passo culturale e mentale che oggi si rende necessario in considerazione del progresso delle cure disponibili per tenere sotto controllo i sintomi rilevanti delle malattie neurodegenerative.

A dire il vero, come affermato in sala da Rachele Michelacci, vice-presidente dell’AISM, nessuna evidenza scientifica supporta la tesi della non idoneità alla maternità e alla genitorialità da parte di donne portatrici di sclerosi multipla, come da numerosi esempi portati all’attenzione dell’uditorio. Lo stigma culturale che ancora oggi circola tra la gente comune e la comunità medico-scientifica costituisce un freno inaccettabile che ostacola le aspiranti mamme con disabilità dal realizzare il proposito di offrire una famiglia ai tanti bambini ospitati negli istituti.

La professoressa Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta nonché Direttore Didattico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Interpersonale SCINT di Roma, ha presentato il riscontro di numerosi studi scientifici che affermano che i bambini figli di genitori con disabilità presentano migliori capacità empatiche e una più spiccata vocazione inclusiva. Per nulla carenti sul piano cognitivo o relazionale, i bambini nati o adottati in seno alle famiglie con madri o padri affetti da disabilità sviluppano un’intelligenza emotiva e una sensibilità superiori a quelle dei loro coetanei. Queste rassicurazioni, provenienti dal mondo scientifico, lasciano aperto il dibattito e supportano con convinzione e speranza le molte coppie che da anni combattono una silenziosa e dolorosa battaglia per accogliere tra le loro braccia i bambini in attesa.

Comunque mamma. Storia di una ferita ancora aperta

Antonella Ferrari utilizza le pagine del suo libro per raccontare e raccontarsi ai lettori mettendo in primo piano la sua aspirazione materna, mai realizzata, come anche l’impegno a superare il dolore attraverso la ricerca di modalità alternative di considerarsi mamma. Energia positiva ed entusiasmo contagioso aiutano ancora oggi Antonella a volgere la sua attenzione verso coloro che richiedono aiuto e supporto nella difficoltà. ‘Mamma’ di un ‘bambino peloso’ che l’accompagna offrendole il suo grande attaccamento, come solo gli animali sanno fare, l’autrice si congeda dai lettori non senza aver trasmesso ironia e leggerezza ma anche la grande determinazione nel contrastare gli stereotipi provenienti dall’ambiente sociale circostante.

Su questa scia emotiva di considerazioni, la Senatrice Giusy Versace ha espresso la sua volontà di affiancarsi ad Antonella Ferrari nel rendere meno travagliate le già complesse pratiche adottive e di sostenere il desiderio di quelle coppie con disabilità neurodegenerative di ottenere l’idoneità all’adozione. Approvata dagli intervenuti alla Conferenza Stampa di presentazione del libro, Giusy Versace intende coinvolgere le forze politiche nell’intraprendere una strada di civile rispetto verso il godimento dei diritti inalienabili da parte di ciascun individuo.

Brevi note biografiche

Riportiamo di seguito, certi di fare cosa gradita alle/agli aspiranti lettrici e lettori, brevi note biografiche di Antonella Ferrari. Attrice e scrittrice, Antonella ha ricoperto con successo diversi ruoli cinematografici e teatrali al fianco di noti registi. Dal 2010 cura una fortunatissima rubrica sul settimanale Chi affiancando le richieste delle numerose lettrici, soprattutto coloro che vivono stati di sofferenze personali e familiari.

Autrice di Più forte del destino, Mondadori 2012, Antonella è stata insignita del titolo di ‘Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana’ nel 2022 e dell’Ambrogino d’Oro, una prestigiosa onorificenza che il Comune di Milano riconosce ogni anno a persone, enti e associazioni particolarmente meritevoli.

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