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Aerofagia e meteorismo.

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Aerofagia e meteorismo: due termini spesso usati come sinonimi, ma che in realtà descrivono fenomeni distinti, sebbene strettamente correlati, che possono causare notevoli disagi a chi ne soffre. Entrambi i disturbi coinvolgono la presenza di gas nel tratto digerente, ma con meccanismi di origine diversi.

L’aerofagia, letteralmente “mangiare aria”, si riferisce all’ingestione eccessiva di aria durante l’atto di mangiare, bere o attraverso altre abitudini come masticare chewing gum o fumare. Questa aria ingerita si accumula nello stomaco e nell’intestino, causando una serie di sintomi fastidiosi. Il meteorismo, invece, è caratterizzato da un’eccessiva produzione di gas all’interno dell’intestino, a seguito di processi fermentativi di alcuni alimenti non digeriti correttamente da parte della flora batterica intestinale. Questo accumulo di gas distende le pareti intestinali, provocando gonfiore, dolore addominale e altri disturbi. È importante sottolineare che, sebbene distinti, aerofagia e meteorismo sono spesso interconnessi: l’aria ingerita con l’aerofagia può contribuire al meteorismo, mentre un intestino che produce eccessivamente gas può rendere più difficile l’eliminazione dell’aria ingerita.

I sintomi di aerofagia e meteorismo possono variare da persona a persona, ma i più comuni includono eruttazioni frequenti, sensazione di gonfiore addominale, dolore o crampi addominali, flatulenza, borborigmi (rumori intestinali) e, in alcuni casi, anche nausea e difficoltà digestive. Questi sintomi possono essere occasionali o cronici, influenzando significativamente la qualità della vita di chi ne soffre. Immaginate di avere una pancia che si gonfia come un palloncino, causando disagio e imbarazzo: ecco, questa è la sensazione che provano molte persone affette da questi disturbi.

Un aspetto fondamentale da considerare è il ruolo del microbiota intestinale, l’insieme dei microrganismi che popolano il nostro intestino, nello sviluppo di meteorismo e, indirettamente, anche di aerofagia. Un microbiota sano ed equilibrato svolge un ruolo cruciale nella digestione degli alimenti, nella produzione di vitamine e nel mantenimento dell’integrità della barriera intestinale. Quando questo equilibrio si altera, si parla di disbiosi intestinale. La disbiosi può favorire la fermentazione di alcuni alimenti da parte di batteri “indesiderati”, con conseguente produzione eccessiva di gas. Alcuni batteri, come quelli appartenenti ai generi Clostridium, Bacteroides e alcuni ceppi di Escherichia coli, sono noti per la loro capacità di produrre gas durante la fermentazione di carboidrati complessi non digeriti.

È qui che si pone una critica all’uso indiscriminato di farmaci per contrastare aerofagia e meteorismo. Spesso si ricorre a farmaci assorbenti intestinali, come il carbone vegetale, o a farmaci che riducono la tensione superficiale delle bolle di gas, come il simeticone. Sebbene questi farmaci possano offrire un sollievo temporaneo, non risolvono la causa del problema e, a lungo termine, possono addirittura peggiorare la situazione, alterando ulteriormente il microbiota intestinale. È un po’ come spegnere un piccolo incendio con un getto d’acqua che allaga l’intera casa: il fuoco si spegne, ma i danni collaterali sono notevoli.

Un approccio più efficace e duraturo si basa su una combinazione di modifiche dello stile di vita, correzioni alimentari e, soprattutto, il riequilibrio del microbiota intestinale attraverso l’integrazione di probiotici specifici. Per quanto riguarda l’alimentazione, è fondamentale identificare e limitare il consumo di alimenti che tendono a fermentare eccessivamente nell’intestino, come legumi, crucifere (cavoli, broccoli, cavolfiori), cipolle, aglio, alcuni tipi di frutta (mele, pere, pesche), latticini (in caso di intolleranza al lattosio) e alimenti ricchi di zuccheri raffinati. Al contrario, è consigliabile favorire alimenti facilmente digeribili, come riso, pesce, carni bianche, verdure cotte e frutta a basso contenuto di zuccheri.

Per riequilibrare il microbiota intestinale, l’integrazione di probiotici specifici può essere di grande aiuto. Studi recenti hanno dimostrato l’efficacia di alcuni ceppi probiotici nel ridurre la produzione di gas e migliorare i sintomi di meteorismo e aerofagia. In particolare, ceppi di Lactobacillus plantarum, Bifidobacterium lactis e Bifidobacterium longum hanno mostrato di ridurre la produzione di gas e migliorare la motilità intestinale. L’assunzione di probiotici contenenti questi ceppi può quindi contribuire a ristabilire un corretto equilibrio del microbiota, riducendo la fermentazione anomala e, di conseguenza, la produzione di gas. È come ripopolare un giardino con piante robuste e resistenti, in grado di contrastare la crescita delle erbacce.

L’abuso di farmaci non risolve il problema alla radice, mentre un approccio che combini modifiche dello stile di vita, correzioni alimentari. l’integrazione di probiotici specifici e una consulenza da un nutrizionista possono portare a un miglioramento significativo e duraturo dei sintomi, restituendo benessere e serenità a chi ne soffre.

Dott. Febo Quercia – Biologo Nutrizionista
Per info e contatti: cell. 347.5706003

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