“La spinta degli incentivi”
La riqualificazione e la ristrutturazione edilizia sono diffuse in tutta Europa ed anche in Italia; diventando la base di una nuova strategia di rilancio del settore immobiliare che da noi vale quasi un quinto del Pil.
Mentre le nuove costruzioni presumibilmente segneranno il passo ancora a lungo, considerato che ci sono in Italia oltre 200.000 alloggi nuovi invenduti, nel 2014, su un valore della produzione dell’intero settore delle costruzioni stimata in 173 miliardi di euro (comprensivi degli investimenti in impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili – impianti FER, ed escluse le spese per i trasferimenti di proprietà) la spesa in interventi di manutenzione e recupero dovrebbe ammontare a 115 miliardi di euro, pari pertanto al 66% dell’intero fatturato dell’edilizia. Nel triennio 2014-2016 porterebbe ad un aumento dell’occupazione di 660.000 unità (440.000 gli occupati diretti, 220.000 per l’indotto).
Motore dello sviluppo, ormai da molti anni, gli incentivi fiscali. È possibile detrarre dall’Irpef una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali:
– 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) fino al 31 dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
– 40% delle spese che saranno sostenute nell’anno 2015, sempre con il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare
– 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016. Sulle prestazioni di servizi l’Iva e’ridotta al 10%.
Per poter fruire della detrazione Irpef per le spese di ristrutturazione, è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, da cui risultino:
– causale del versamento;
– codice fiscale del soggetto che paga;
– codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione.
I contribuenti che fruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio possono beneficiare di un’ulteriore riduzione d’imposta per l’acquisto di mobili, nonché per l’acquisto di grandi elettrodomestici di classe energetica fino a 10.000 euro.
La ripulitura dei graffiti selvaggi e’ ammessa al beneficio della detrazione, come opera di manutenzione che riguarda parti comuni di edifici condominiali.
Clerici (Assoedilizia)
(Fonte IL GIORNO 4 ottobre 2014) –