GrandiDonne insieme a Casa Gnappi per una serata “serial”.
La serie francese Alphonse, creata da Nicolas Bedos, è un’opera provocatoria e divisiva, capace di mettere in discussione molte delle convenzioni sociali legate all’età, alla sessualità e al ruolo dell’uomo e della donna nella società contemporanea.
Uno dei temi centrali della serie è l’ageismo, ovvero la discriminazione basata sull’età. Alphonse mostra senza filtri come la società tenda a marginalizzare le donne mature, privandole di un diritto fondamentale: la libertà di esprimere il proprio desiderio e la propria sensualità. In questo contesto, il protagonista, un uomo che si ritrova a lavorare come gigolò per una clientela prevalentemente femminile e anziana, diventa uno strumento narrativo per sfidare lo stereotipo che vuole la sessualità femminile spegnersi con l’età.
Se la prostituzione femminile è da sempre un fenomeno visibile, la serie sovverte le aspettative mostrando il fenomeno inverso: uomini al servizio di donne in cerca di compagnia, affetto o puro piacere fisico. Alphonse rovescia la prospettiva tradizionale e mette in discussione i rapporti di potere tra i sessi, suggerendo che il desiderio non è appannaggio esclusivo della giovinezza o degli uomini. Tuttavia, la narrazione non risparmia le ambiguità: il protagonista si trova spesso a vivere una condizione di subordinazione economica e psicologica, evidenziando che la mercificazione del corpo non è mai priva di conseguenze, indipendentemente dal genere.
Alphonse non manca di toccare il tema della violenza di genere, seppur in modo meno convenzionale. La serie mostra come la coercizione e il controllo possano essere esercitati anche dalle donne sugli uomini, ribaltando il paradigma tradizionale della vittima femminile e dell’aggressore maschile, e di come potere e violenza si manifestino indipendentemente dal contesto sociale e culturale.
Forse il messaggio più sovversivo di Alphonse è il suo sguardo sulla sessualità delle donne mature, un argomento ancora fortemente tabù nella nostra società. La serie sfida lo stereotipo della donna anziana come figura materna asessuata e la rappresenta come individuo desiderante e capace di prendere iniziativa nel campo dell’eros. Questo aspetto può risultare il più disturbante e scomodo per lo spettatore abituato a una visione stereotipata del femminile.
Alphonse è una serie che provoca, disturba e fa discutere. Riesce a mettere in luce problematiche reali legate al genere, all’età e al potere, portando sullo schermo tematiche raramente affrontate con tale schiettezza. Se da un lato alcuni possono percepirla come misogina o priva di una chiara direzione etica, dall’altro si può leggere come un’opera che sfida i pregiudizi e rompe il silenzio su questioni ancora troppo spesso rimosse dal dibattito pubblico.
Raggiungici!
Luogo: online sulla app gratuita vocale Clubhouse.
Titolo della room (le room sono le trasmissioni di tipo radiofonico che si tengono su Clubhouse): “Alphonse e le sue Donne”.
- Martedì 1° aprile 2025, dalle 21:00 alle 23:00.
Come collegarsi per ascoltare “Alphonse e le sue Donne”:
- scaricare sul cellulare la app gratuita Clubhouse e crearsi un account
- cercare e collegarsi alla house GrandiDonne e/o all’account @soniarm
- martedì 1° aprile 2025 dalle 21:00 entrare in Clubhouse e poi nella room: Alphonse e le sue Donne
- oppure alle 21:00 cliccare direttamente su questo link https://www.clubhouse.com/invite/6d7u0zEXXJRBOaerNAzZ3vVr2VOatVLNjjy:MPfytg9MXL5ZJODgSr1klznWgrUtxNFyWuScuPjaLO0
Ospiti:
- Vittorio Canepa, Casa Gnappi su Clubhouse
- Gaetano Di Sabato, esperto di musical, cinema e diritti LGBTQIA+
- Laura Merli Lavagna, medico specialista in psicoterapia ipnotica
- Mauro Pozzuoli, fondatore di Casa Gnappi su Clubhouse
- Roberto Urbinati, fondatore di Casa Gnappi su Clubhouse
Moderano:
- Sonia R. Marino, architetta, ergonoma, fondatrice di ‘donna immagine città’.
- Domenico Creazzo, imprenditore.
- Valeria Casati, servizi organizzativi e promozionali per realtà del settore culturale.
- Mehret Tewolde Weldemicael, Associazione Le Réseau.
- Casimiro Vizzini, One Sustainable Health for all Foundation.
‘donna immagine città’, per la promozione della parità e il contrasto agli stereotipi, è stata fondata da Sonia R. Marino ed è composta da:
- Integronomia, ricerca e formazione in ergonomia / ingegneria dei fattori umani e sostenibilità;
- I.N.B.B. Istituto Nazionale Biosistemi e Biostrutture, Consorzio Interuniversitario;
- ErgolabUnitus presso Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia.
Per aggiornamenti sul programma andare sul sito: www.immaginecitta.org
