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Ancora cori razzisti negli stadi. Questa volta presi di mira i giocatori del Milan.

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Di Paolo Dominici

IQ. 04/01/2013 – Durante l’amichevole Pro Patria-Milan una minoranza di tifosi della Pro Patria ha rivolto ai giocatori di colore del Milan insulti razzisti. Dura la reazione di Boateng che ha scagliato la palla verso i tifosi in segno di protesta per allontanarsi poi dal campo insieme ai suoi compagni di squadra.

Ferma la condanna del sindaco di Busto Arsizio, Gianluigi Farioli che ha voluto tuttavia sottolineare come il restante 99% dei tifosi e delle famiglie presenti si è alzato applaudendo al gesto dei giocatori che uscivano, isolando in questo modo la minoranza da cui sono partiti gli insulti.

Intanto sul proprio sito internet, il Milan scrive: ”I ‘buu’ razzisti piccoli piccoli di oggi non potevano rimanere impuniti. A condannarli la vergogna che si deve saper provare quando, a causa di pochi, si sottrae a molti un sereno pomeriggio di sport”.

L’allenatore Massimiliano Allegri ha spiegato: “Siamo dispiaciuti e amareggiati per quello che è successo, però credo che il Milan abbia fatto la scelta giusta a non rientrare più in campo per rispetto verso tutti i giocatori e tutti quelli di colore diverso che ci sono nel mondo del calcio e in generale”.

“Bisogna smetterla con questi gesti incivili, credo che l’Italia debba migliorarsi sotto questo punto di vista e debba diventare un Paese più civile, più educato e un pochino più intelligente”, ha sottolineato Allegri. E ha continuato: “Ci dispiace per i giocatori della Pro Patria e la società stessa per quanto successo ma non potevamo prendere una decisione diversa, anche per dare un segnale che spero abbia un seguito se dovesse succedere anche durante i campionati, dalle serie minori fino alla serie A. Speriamo che questi eventi incivili non succedano più”.

 

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