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Approvato il decreto legge Covid

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Il Cdm ha approvato il decreto legge Covid che permette al governo di fermare dal 20 dicembre gli spostamenti tra le regioni. Ora i ministri stanno discutendo sulle misure che verranno inserite nel Dpcm. Duro confronto in Consiglio dei ministri sul tema del blocco degli spostamenti tra i Comuni nei giorni di Natale e Capodanno. Le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, a nome di Iv, hanno chiesto di eliminare il divieto dal decreto legge Covid. Ma, a quanto si apprende da più fonti, hanno preso posizione contro questa richiesta con nettezza i ministri di Pd, Leu e M5s. Alla proposta renziana si sarebbero opposti tutti gli altri capi delegazione, Dario Franceschini, Alfonso Bonafede e Roberto Speranza. Anche i Dem Francesco Boccia ed Enzo Amendola avrebbero preso la parola per opporsi all’allentamento della misura e ne sarebbe nato un “accesissimo” confronto con le ministre di Iv. Alla fine il decreto legge è stato approvato senza alcuna modifica alla norma: resta il divieto di uscire dal proprio Comune il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio. Era iniziato, con poco più di un’ora di ritardo, il Consiglio dei ministri chiamato a definire le nuove misure anti-Covid. I capisaldi del nuovo Dpcm sono stati definiti ieri, nel  corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi  delegazione delle forze di maggioranza finito a tarda notte. Dunque stop agli spostamenti tra Regioni, anche in area gialla, dal 20 dicembre, divieto di raggiungere le  seconde case, chiusura degli impianti sciistici, stop alle crociere e  coprifuoco confermato alle 22 anche nei giorni della vigilia di Natale e Capodanno.        Tra le poche concessioni, dovrebbero figurare ristoranti e bar aperti  anche nei giorni di festa, ma senza deroghe per la chiusura alle 18,  alberghi in montagna aperti ma con servizio in camera sempre a partire dalle sei del pomeriggio: dunque veglioni e festeggiamenti al bando. Restano comunque da definire alcuni aspetti, non ultimo quello delle riaperture delle scuole superiori in tutta Italia.

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