Duro colpo alla ‘ndrangheta, inferta dalla Dda di Bologna: arrestato il latitante affiliato alla ‘ndrangheta Sebastiano Signati, tra i cento ricercati più pericolosi d’Italia. Nelle prime ore della mattina del primo dicembre, al termine di articolata attività di indagine coordinata dal pm Franco Caleca e denominata “Operazione New Connection 2013”, è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei cittadini italiani, per lo più di origini calabresi, responsabili del reato di importazione di ingenti quantità di cocaina dal Belgio, con l’aggravante della transnazionalità del reato.
Le indagini – che hanno beneficiato di attività rogatoriale – hanno condotto inoltre all’arresto di dieci persone in flagranza di reato e al sequestro di oltre 16 chili di cocaina nonché, il 26 novembre, all’arresto da parte della polizia belga di Signati.Al vertice dell’organizzazione il calabrese Leonardo Marte, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e già condannato per sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni di Carlo Celadon. In particolare Marte operava come “broker” della più vasta organizzazione criminale che si avvaleva di un “rappresentante” in Belgio, Salvatore Seggio, con funzioni di reperimento fisico della cocaina dal Sud America e di collettore degli ordini. Marte da Bologna organizzava i carichi e la consegna degli stessi ai “clienti” terminali. Le indagini sviluppate in Belgio sulla base della rogatoria del pm Caleca hanno consentito di appurare che Seggio forniva appoggio logistico e abitazione al latitante Sebastiano Signati, scovato in clinica privata a sud di Bruxelles e trovato in possesso di carta di identità regolarmente rilasciata dallo Stato italiano, ma a cui era stata sostituita la fotografia.