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Arrivata l’ambulanza e VVFF per Pino Pelosi che minaccia il suicidio

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Cooperative Sociali1Riceviamo e Pubblichiamo

IQ. 11/03/2013 – 3 operai delle cooperative sociali, tra cui Pino Pelosi che minaccia il suicidio (riconosciuto come il responsabile dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini, libero dal 2009 e affidato ai servizi sociali) sono asserragliati sul tetto del servizio giardini a porta metronia in Roma.

Le Cooperative Sociali di Tipo B occupano l’assessorato all’ambiente.

Oltre due mesi di interruzione del servizio di manutenzione del verde cittadino

Parchi e giardini al degrado

Stanno per essere cancellati oltre 400 posti di lavoro

Da questa mattina, lunedì 11 marzo, le maestranze e i dirigenti delle cooperative sociali di tipo B si trovano costretti ad occupare ad oltranza gli uffici dell’Assessorato alla Tutela Ambientale di Roma Capitale, nonché quelli del X Dipartimento.

I motivi di questa occupazione vanno ricondotti alla mancanza di risposte da parte dell’Amministrazione Comunale di Roma da ormai 2 mesi, inoltre la Giunta disattende gli impegni presi nei confronti delle cooperative sociali e delle loro legittime richieste.

Vogliamo ricordare che il 31 dicembre scorso sono scaduti gli affidamenti del servizio di manutenzione di parchi e giardini di tutta Roma. Già nel novembre 2012 il bilancio comunale aveva stanziato 2 milioni a favore dei servizi di manutenzione del verde svolti dalle cooperative sociali, assegnati al V Dipartimento (Politiche sociali) e non al X (Ambiente).

Contestualmente il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità un Ordine del Giorno col quale invitava la Giunta Comunale a prorogare gli affidamenti per la manutenzione del verde alle cooperative sociali, mentre il Dipartimento V aveva bandito la gara per affidare ulteriori servizi in conformità allo schema guida della Delibera 60 che disciplina gare e affidamenti in favore delle cooperative sociali.

Nel frattempo le cooperative incontravano l’allora Assessore all’Ambiente Marco Visconti e poi l’attuale Assessore all’Ambiente Barbara Barbuscia per ottenere le proroghe ai servizi scaduti il 31 dicembre e comunque ancora in parte eseguiti dalle cooperative sociali.

Dopo numerosi incontri, anche alla presenza del Vice Sindaco Sveva Belviso, inaspettatamente il Segretariato generale, proprio quando la procedura di gara indetta dal Dipartimento V iniziava a concretizzarsi, non solo annullava la gara ma spostava arbitrariamente la competenza della gestione dei fondi dal V al X Dipartimento, azzerando la procedura e disattendendo le linee guida del Consiglio Comunale, con enorme perdita tempo.

Nel frattempo, causa la fine degli affidamenti, i parchi hanno iniziato ad avere problemi di manutenzione e decine di lavoratori sono finiti in cassa integrazione.

Intanto arriviamo a nuovi incontri con l’Amministrazione Comunale a seguito dei quali vengono reperiti 800.000 euro per i servizi in questione, in attesa che il Dipartimento X faccia ripartire le gare.

Giovedì scorso, il 7 marzo, durante la seduta del Consiglio Comunale e dopo una serie di incontri sia con esponenti dell’Amministrazione sia con i Consiglieri Comunali riusciamo a capire finalmente la causa di tale stallo: con incredibile protervia ed arroganza il Dipartimento X guidato dall’Assessore Barbara Barbuscia e dall’ineffabile Capo Dipartimento Profeta vorrebbe distogliere le risorse destinate ai servizi eseguiti dalle cooperative sociali per assegnarle ad imprese private amiche, disattendendo da un lato la previsione di bilancio votata all’ unanimità dal Consiglio Comunale che destinava ulteriori 2 milioni alle cooperative sociali e dall’altro la mozione che imponeva alla Giunta di fare le proroghe di servizio alle cooperative stesse, il tutto con la motivazione che il Dipartimento non avrebbe più fondi per qualunque intervento di manutenzione, sottacendo il fatto che le cooperative sociali svolgono egregiamente da oltre 20 anni i servizi di manutenzione del verde di Roma. Segnaliamo inoltre l’anomalia della gara di 4 milioni di euro per la sola manutenzione del verde di Villa Borghese che continua incredibilmente ad andare avanti nonostante la denunciata mancanza di fondi.

A seguito di tali comportamenti, le cooperative sociali occuperanno ad oltranza l’Assessorato all’Ambiente e l’ufficio del Capo Dipartimento fin quando la questione non verrà risolta e fin quando il Sindaco Alemanno non ripristinerà le procedure votate all’unanimità dal Consiglio comunale e da lui stesso assunte in termini di impegno.

Contestualmente chiedono al Sindaco Alemanno di dare adempimento alla delibera 60 costantemente disattesa, di dare corso alle proroghe con gli 800.000 euro disponibili e contemporaneamente di indire la gara da 2 milioni di euro con le stesse procedure adottate dal Dipartimento V.

Sono in ballo 400 lavoratori appartenenti per lo più alle categorie svantaggiate (detenuti ed ex detenuti, disabili fisici e psichici, tossicodipendenti…) e alle fasce deboli della società (vittime della tratta, senza fissa dimora…), i quali, nel loro percorso di integrazione socio lavorativa contribuiscono non solo a ridurre la tensione sociale in termini di riduzione della spesa pubblica per pensioni e indennità ma determinano una maggiore sicurezza per la collettività.

Il livello di lotta sarà elevato e la misura è talmente colma che, per la prima volta prederanno parte alla nostra battaglia anche le cooperative aderenti a Confcooperative.

 

 

 

 

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