Home Il Territorio ASSOEDILIZIA, webinar su Novità legislative in materia urbanistico-edilizia.

ASSOEDILIZIA, webinar su Novità legislative in materia urbanistico-edilizia.

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FOTO. La sede di ASSOEDILIZIA in via Meravigli 3 Milano

Al webinar Assoedilizia con gli assessori Maran (Comune) e Foroni (Regione) non solo semplificazione e rigenerazione urbana

MILANO, CAMBIANO L’IDEA STESSA DI CITTA’ E I DIRITTI DEI CITTADINI

di Benito Sicchiero

Questo webinar viene organizzato in un momento molto grave paragonabile, per portata storica, alla seconda guerra mondiale in quanto coinvolge non solo il mondo immobiliare ma anche l’idea stessa di città e mette in discussione i rapporti umani. Se regge l’attività edilizia tradizionale, altri fattori quali smart working, e-commerce, digitalizzazione della P.A.,didattica a distanza, telemedicina sono destinati a modificare il futuro di Milano e delle nostre città.

Così Achille Colombo Clerici, Presidente di Assoedilizia, ha aperto i lavori del convegno on line “Semplificazione e rigenerazione in materia urbanistica e edilizia: panorama normativo attuale” coordinato da Raffaello Stendardi,  cui hanno partecipato, in ordine di intervento, Claudio Biscaretti di Ruffia, Presidente della Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria; Marilisa D’Amico,  Professore Ordinario di Diritto costituzionale e Giustizia costituzionale e Prorettore alla legalità presso l’Università degli Studi di Milano “Fonti normative nel periodo dell’emergenza”; Sara Valaguzza, Professore di Diritto amministrativo all’Università degli Studi di Milano “La rigenerazione urbana tra green deal e politiche degli stati membri”; Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano “PGT del Comune di Milano: elementi rilevanti in tema di semplificazione e rigenerazione”;  Pietro Foroni, Assessore al Territorio e Protezione Civile della Regione Lombardia; Gianluca Marco Comazzi, Consigliere della Regione Lombardia  “L.R. 18/19: elementi rilevanti in tema di semplificazione e rigenerazione”; gli avvocati Maria Sala “Il recupero edifici rurali dismessi o abbandonati”; Bruna Gabardi Vanoli e Luca Stendardi  “Semplificazioni e incentivi alla rigenerazione urbana: nuovi elementi introdotti dal DL 76/2020 (DL Semplificazioni) come convertito con modificazioni dalla L. 120/2020”.

“C’è chi ritiene la pandemia – ha proseguito Colombo Clerici – un fatto episodico, esaurito il quale si ricostruisce in fretta; e chi ritiene che si tratti di una crisi endemica destinata a ripetersi. Occorre dunque, in sede di rigenerazione urbana, intervenire sulla città non solo con il criterio del building back better ( ricostruire meglio), bensì, come suggerisce l’U.E., con strategic foresight, lungimiranza strategica. In ogni caso è bene prepararsi facendo tesoro degli errori e delle inefficienze del passato: solo per citare, i 120 miliardi già in cassa (non c’entrano quindi le risorse comunitarie) che non si riescono a spendere per realizzare nel Paese fondamentali opere pubbliche. Assoedilizia, in collaborazione con Università Statale, Università Bocconi e diversi think-tank, protagonisti del dibattito culturale in questi campi, intende dare un contributo al progresso della Milano prossima ventura.”

Claudio Biscaretti di Ruffia ha posto l’accento sull’autentica ‘rivoluzione verde’ che l’Europa realizzerà entro il 2050 coinvolgendo in particolare l’agricoltura. Il settore dovrà modificare modalità di produzione e lavoro (per citare, agrindustria) e la stessa cultura degli addetti. Ed è la proprietà fondiaria la più preparata a gestire il cambiamento.

Marilisa D’Amico ha manifestato perplessità sulle conseguenze  che l’emergenza pandemia causa nei meccanismi parlamentari con il prevalere dell’esecutivo sul legislativo. In particolare i dpcm coinvolgono talvolta i diritti costituzionali dei cittadini. Il meccanismo – la tutela della salute prevale su tutto – non è impugnabile ed è difficile il ricorso alla Corte Costituzionale; inoltre alimenta la conflittualità tra Stato e Regioni.

Per Sara Valaguzza  la rigenerazione urbana deve cogliere l’opportunità di una più ampia visione di modello globale di sviluppo sociale, economico di protezione dell’ambiente in una logica di collaborazione pubblico-privato: come indicato anche dalla Regione Lombardia. Semplificazione vuol dire ridurre le norme e renderle più chiare senza ambiguità.

Pierfrancesco Maran, ricordando come Milano venga da anni di crescita e trasformazione soltanto rallentata dalla pandemia (circa 900 i permessi di costruzione nel 2020 a fronte dei 1100 del 2019 ma ancora nettamente positivi a confronto dei 630 del 2015) ha rilevato come prosegua la collaborazione pubblico-privato. Ha citato, quale esempio: il privato ha realizzato Porta Nuova e City Life ma il pubblico vi ha portato la Metropolitana. Ora si tratta, ha aggiunto, di valorizzare quartieri periferici quali Bovisasca, Molino Dorino, Cascina Gobba. Milano è una delle più importanti città universitarie d’Europa (200.000 studenti su 1.400.000 abitanti) molti dei quali fuori sede cui vanno offerti alloggi a prezzi accessibili: anche sotto questo aspetto la metropoli è un unicum in Lombardia e la Regione non può pretendere di vincolarla con leggi adatte ad altre realtà territoriali.   

Il Presidente Assoedilizia Clerici

Pietro Foroni ha rivendicato le scelte regionali per agevolare la rigenerazione urbana pur nell’ottica di impedire ulteriore consumo di suolo. Considerati i buoni risultati di Expo, Milano deve coordinarsi con la Regione in vista delle Olimpiadi Invernali, non può considerarsi il buco della ciambella. Ricordando la legge che stanzia 130 miliardi di contributo ai Comuni per la rigenerazione urbana (caso unico in Italia) di cui 100 per migliorare edifici pubblici a cominciare dalle scuole e 30 destinati ai borghi, ha auspicato la prosecuzione della collaborazione con l’associazionismo ed i privati.   

Gianluca Marco Comazzi ha illustrato gli obiettivi della legge regionale: migliorare la qualità urbana, recuperare gli immobili abbandonati, snellire la burocrazia, tagliare gli oneri di urbanizzazione, aumentare le volumetrie, recuperare le aree dismesse che, secondo dati del Politecnico, sono 3.893 (988 in Milano Metropolitana), coprono 4.984 ettari e interessano 650 comuni.

La parola è quindi passata ai giuristi che  hanno illustrato, in maniera esaustiva, i punti più rilevanti in tema di semplificazione e rigenerazione urbana. Per la Proprietà Fondiaria, Maria Sala ha trattato la normativa regionale sul recupero di edifici rurali abbandonati o dismessi, attesa dal 2008, destinati a svolgere attività diverse da quelle agricole; per Assoedilizia Bruna Gabardi Vanoli e Luca Stendardi hanno analizzato  il decreto legge regionale  sulla semplificazione e i suoi effetti più rilevanti. Per citare, dalla possibilità di stabilire lo stato di legittimità degli immobili anche in assenza di documentazione comunale alla possibilità di costruire in deroga con modalità e tempi più favorevoli.

FOTO. La sede di ASSOEDILIZIA in via Meravigli 3 Milano

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