E’ salito ad almeno 37 morti il bilancio dell’attentato compiuto ieri sera nel centro di Ankara, capitale della Turchia. Secondo le autorità turche l’autobomba guidata da “uno o due” kamikaze è esplosa alle 18:45 ora locale ad una fermata dell’autobus della piazza Kizilay, nel cuore di Ankara. L’esplosione, potentissima, ha distrutto diversi autobus e auto che si trovavano nei pressi. Almeno altre 125 persone sono rimaste ferite, di cui 19 in gravi condizioni. L’attentato non è stato ancora rivendicato. Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan dopo l’attentato ha giurato che “piegherà” i terroristi. “Il nostro popolo non deve preoccuparsi, la battaglia contro il terrorismo sarà certamente vinta e il terrorismo sarà piegato”, si legge in un comunicato diffuso dalla presidenza turca. Erdogan ha invitato i suoi concittadini all’unità nazionale e ha assicurato che la Turchia farà ricorso ai suoi diritti di autodifesa per prevenire futuri attacchi “Il nostro Stato non rinuncerà mai a fare uso del suo diritto alla legittima difesa contro qualsiasi minaccia terroristica”. Gli Stati Uniti hanno “condannato con fermezza” l’attentato di Ankara e hanno “riaffermato la loro solida alleanza con la Turchia”, “loro alleata nella Nato, nella lotta contro la minaccia comune del terrorismo”, ha detto in un comunicato il portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby.