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Berlusconi, Santoro e Travaglio: la corrida di Servizio Pubblico

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  Santoro-e-Berlusconi di Stefania Paradiso

A Servizio Pubblico tra Santoro che dice “comunque vada sarà un successo per i 100 mila che hanno contribuito a costruire questo programma” e Berlusconi che replica “No, perché?” rispondendo alla domanda se fosse teso per la trasmissione, “comunque vada per me va bene” ieri su La7 è andata in onda la tv e la politica che proprio non vorremmo.

“Santoro ma per caso siamo a Zelig?” dice Silvio Berlusconi rivolgendosi al conduttore di Servizio Pubblico che subito replica: “Lei è Zelig”, e subito il Cavaliere “no è lei” e ancora Santoro “lei lo è più di me”. A quel punto il conduttore si avvicina e gli chiede “Presidente ma cosa accadrà ora che arriva Travaglio, quanto si arrabbia?”. Il Cavaliere si gira e lo guarda “Io arrabbiato? Le sembro arrabbiato? Mi sto divertendo tantissimo..”. Pronto Santoro “vedrà ora che arriva Travaglio quanto si diverte”. Ed è stato un continuo battibecco trai i due. Entrato Marco Travaglio la situazione non è migliorata. Tra il giornalista che ripercorre le tappe del “bunga bunga” e Berlusconi che gli legge una lettera lunghissima con tutte le cause per diffamazione, di politico c’è proprio poco. Silvio se la ride perchè ha capito il gioco, Travaglio sorride sornione e Santoro urla ma, in fondo, è soddisfatto perchè sa che la sua trasmissione otterrà tantissimi ascolti. E gli impegni? I programmi politici? La crisi? Le emergenze del Paese? Tutto in farsa, tutto finisce in attacchi, accuse, ghigni e strette di mano negate. E tra liste e candidati il panorama politico si fa sempre più fitto!

Politica, Servizio Pubblico, Santoro, Travaglio, IQ

 

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