“Vivere un altro giorno e arrampicarsi leggermente più in alto”, la frase iniziale di una famosa canzone dei Dream Theater doveva essere il motto della stagione del Napoli. Invece, dopo il congedo con Spalletti e la sua filosofia dell’organizzati bene, per il volto nuovo Rudi Garcia ripartire è stato decisamente più arduo di quanto ci si aspettasse. La perdita di Kim non è sufficiente a giustificare l’opacità della nuova squadra, anche perchè i problemi non sembrano giungere dalla difesa. Le prestazioni in calo di Kvaratskhelia erano state oscurate dalla festa scudetto; adesso però l’evanescenza del georgiano rischia di diventare un serio problema al quale si aggiunge la crisi di Osimhen. I Kvaramhen non sono più quelli di una volta, la coppia dei sogni è in cerca di se stessa. Il campionato è iniziato solo da poche giornate e col tempo si ritroverà, ma 7 punti di distacco dalla prima posizione sono già un ritardo preoccupante. “Il Napoli riparte da Bologna, bravi tutti” De Laurentiis su X -ex Twitter- ha subito cercato di sollevare ogni responsabile dalle sue colpe, senza dare troppo peso alla prestazione del Dall’Ara. Probabilmente un incidente di percorso, anche per Osi, ma adesso deve scendere in campo il vero Napoli, a partire dal turno infrasettimanale e poi in Champions. La data del 3 ottobre è cerchiata di rosso, anzi di blancos: al Maradona arriva il Real Madrid, non sono ammesse figuracce.
Bologna-Napoli, la cronaca
Garcia è da subito costretto a lanciare in campo il nuovo arrivato Natan, colui che dal Brasile si è incaricato dell’eredità di Kim. Raspadori sembra aver guadagnato il posto fisso dal primo minuto sulla destra, da subito l’asse con Osimhen sembra funzionare: palo del bomber su costruzione di Raspa. Thiago Motta lascia ancora Orsolini in panchina -entrerà solo nel finale- la scelta ricade su Karlsson e Ndoye, come a Verona. L’infortunio immediato di Posch costringe i rossoblu a spendere un cambio, entra De Silvestri, ma anche lui conclude il primo tempo con qualche acciacco. Il Napoli si sfoga, anche se i suoi terminali offensivi vengono rapidamente raddoppiati ed arginati, sintomo che Motta ha preparato bene l’incontro bloccando sul nascere gli avversari in costruzione. Davanti invece i rossoblu non impegnano mai Meret nell’arco di tutto il primo tempo. Skorupski rimane attento su una debole conclusione di Kvara, e il portiere polacco non ha bisogno di scomodarsi per i tentativi di Zielinski e Raspadori.
Per i primi 10 minuti del secondo tempo il Bologna si stabilisce nell’area avversaria, ma oggi tirare in porta per i rossoblu sembra un’utopia, almeno fino al 75’. Superato il momento di leggera tensione, prima Kvara e poi Osimhen tengono caldi i guanti di Skorupski, senza rendersi troppo pericolosi. L’episodio chiave del match scaturisce dalla sostituzione di Lucumi, infortunato, che lascia spazio a Calafiori; il nuovo entrato cade su un cross del georgiano e provoca il calcio di rigore -tocco di mano- che Osimhen calcia malamente al lato. È una giornataccia per Osi, palo, rigore sbagliato e sostituzione non gradita che potrebbe nascondere l’inizio di una frattura nel rapporto con il nuovo allenatore. Non può che arrivare la reazione morale bolognese, finalmente il primo tiro in porta di Zirkzee -il migliore dopo l’uscita di Ndoye- impegna Meret che ci mette i guanti e si guadagna il voto sulla pagella. Al Dall’Ara si chiude a reti bianche, rispetto allo scorso anno è un altro Napoli, ma anche un nuovo Bologna.
Bologna-Napoli, le pagelle
BOLOGNA: Skorupski 6.5, Kristiansen 5.5, Lucumi 6.5/Calafiori 5, Beukema 5, Posch SV/De Silvestri 5, Aebischer 6.5, Freuler 6.5/El Azzouzi 5.5, Ndoye 6.5/Saelemaekers 5, Ferguson 5.5, Karlsson 5.5/Orsolini SV, Zirkzee 7. All. Thiago Motta.
NAPOLI: Meret 6, Di Lorenzo 6.5, Ostigard 6.5, Natan 6.5, Olivera 5.5/Mario Rui 5.5, Anguissa 7, Lobotka 6/Cajuste SV, Zielinski 5, Raspadori 6.5/Politano 5.5, Osimhen 5/Simeone SV, Kvaratskhelia 5/Elmas SV. All. Garcia