“E’ interessante notare – spiega il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Pierpaolo Bombardieri – come man mano che diminuisce l’attenzione verso la green economy, cala anche la percentuale occupazionale del territorio esaminato. Ciò significa che l’economia sostenibile non è soltanto un modello di vita cui aspirare, ma anche una fonte di ricchezza e di lavoro. In un Paese in cui l’indice di disoccupazione è tra i più elevati a livello europeo, investire nei green job potrebbe rappresentare una via per uscire dalla situazione di stallo e di crisi in cui stiamo ormai da diversi anni”.
Un esempio tra tutti: il Trentino. Secondo l’indice green economy, determinato da 21 parametri riguardanti energia, agricoltura, turismo, rifiuti, mobilità, il Trentino è la regione italiana che ha più investito negli ultimi anni nell’economia sostenibile. E il Trentino è anche, secondo i dati Istat, la regione col minor tasso di disoccupazione (5,1%) e di conseguenza con la maggiore percentuale di occupazione (68,6%). Tra le regioni più virtuose troviamo l’Emilia Romagna, con un tasso occupazionale pari al 67,6% e la Val d’Aosta (66,4%). Mentre, le regioni che finora hanno dimostrato minor sensibilità verso la green economy, Sicilia, Campania, Lazio, Calabria e Puglia sono anche quelle in cui il tasso di disoccupazione è più elevato. Sicilia e Puglia, ultime in lista secondo i parametri green economy, hanno un tasso di disoccupazione pari rispettivamente al 18,6% e al 15,7%. E anche il Lazio, che occupa il 17° posto nell’indice green economy e ha un tasso di disoccupazione che sfiora l’11%, potrebbe ottenere grossi risultati se investisse concretamente nella green economy.
Attualmente sono 341.000 in Italia le persone (1,5% della forza lavoro totale) che svolgono un green job in senso stretto. Ma sono circa 1.224.000 i lavoratori che ruotano intorno al mondo dell’economia sostenibile (circa il 5% della forza lavoro totale), con un’incidenza sul Pil pari al 5,3%.
La ricerca sulla green economy da cui ha preso avvio lo studio della Uil Lazio dimostra che ogni milione di euro generato dalla green economy italiana produce un effetto indiretto e indotto di quasi 2,7 milioni sulla nostra economia. “Sono pochissimi i settori a vantare dei moltiplicatori così elevati – commenta Bombardieri – tanto che i due ricercatori italiani hanno ipotizzato per il 2020 un investimento di 227 miliardi di euro che impatterebbero sull’occupazione aumentando del 48% i green job rispetto al 2012, con un aumento dei posti di lavoro generati dalla green economy fino al 5,8% della forza lavoro totale contribuendo nella misura del 14% alla crescita del PIL e migliorando notevolmente la crisi occupazionale dei nostri giorni”.