Dio ti benedica Andrea, hai perso la vita per una passione e un amore quello della motocicletta, ma sono sicuro che Lui ama chi oggi riesce ancora a morire per amore….anch’io dall’eta’ della ragione ho una passione, quella per la mia squadra: la Roma, e’ stato sempre il mio sogno e una volta laureato, mi specializzai in medicina del lavoro ma sempre con lo stesso sogno nel cuore: diventare il medico della Roma.
Poi, grazie a Franco Sensi e Fabio Capello ho fatto un lungo viaggio in quel sogno a colori giallorossi: quello di vincere uno scudetto, due coppe Italia e due supercoppe, diventando cosi il “Dott. Brozzi, medico della Roma”. Proprio cosi, il medico della Roma e per quelli come me, con la passionee l’amore, quando lo diventi ci resti tutta la vita. Ma l’amore e la passione per uno sport non devono comunque mettere a repentaglio la vita di nessuno, quando lo sport praticato interagisce con una spudorata tecnologia. Amici e fratelli e’ gia abbastanza difficile giocare una partita sotto una fitta pioggia, immaginatevi cosa significhi correre sopra una motocicletta a 250 km orari solo per non perdere gli sponsor….
Si puo’ vivere per lo sport, non morire e allora amici e fratelli che condividete la mia stessa fede, mi raccomando continuate a riempirvi il cuore con i colori del mio sogno affinchè non vi manchi mai la voce per gridare FORZA ROMA! A tutti quelli che oggi
22 luglio festeggiano con me una passione nata nel 1927, chiedo un favore: una preghiera per Andrea che sta compiendo il suo viaggio verso il cielo, perchè la poesia di oggi la scriveremo tutti insieme pregando per i nostri giovani. Dimenticavo: auguriamo buon viaggio anche a papa Francesco che sta andando dall’altra parte del mondo a parlare con i giovani e che mi auguro lo capiscano.
Affettuosamente Mario Brozzi