Era il passo riguardante il periodo della mia vita dove credevo di aver conquistato tutto ciò che avevo sempre sognato, convivendo con la gradevole sensazione di invincibilità, quella che molti di noi espongono allorchè si consegnano all’effimero egoismo esistenziale.
Per un tempo imprecisato avevo ritenuto di riuscire a vivere senza la mia famiglia attuale, preferendo alla luce e al calore che quell’amore sprigiona, il freddo e dorato mondo dei riflettori e dei lustrini.
Questo non perchè non ci fossero, ma perchè, senza rendermene conto, avevo scelto di gareggiare da solo, tanto ero preso dalla mia endonistica ingordigia, i sogni, coniugati all’entusiasmo attuativo, possono costituire una miscela deflagrante nella nostra vita, soprattutto quando ci vedono loro protagonisti assoluti ed isolati
Anch’io, italiano medio,di altezza e intelligenza media stavo giorni fuori di casa, stavo al seguito della mia squadra, la Roma,e quando ero a casa portavo i suoi problemi con me, senza la percezione che la mia famiglia era una squadra la Mia Squadra.
In fondo l’egoista chi è, se non colui che al naufrago sbracciante nel mare, invocando aiuto, gli grida: avvicinati, non mi va di bagnarmi, mica te l’ho chiesto io di farti il bagno!
Quando ti fai grande, non per l’altezza e per l’età, allora scopri che la famiglia vive con te e non grazie a te, ed è per tutta la vita; ma quando tutto ti scorre intorno a velocità vorticosa, si fa difficile non confondere i sentimenti insieme agli effimeri piaceri che durano il tempo che li vivi.
Ma è nella tua famiglia che devi essere famoso, costruire un gruppo vincente, come una squadra, ci si deve allenare insieme e soffrire insieme, scendere in campo insieme per gioire o soffrire, ma sempre insieme.
Oggi mi è facile evidenziare la confusione che albergava nella mia mente, ma sfido molti di voi, nella mia situazione a non cadere nella mia identica mistificazione.
Si dovrebbe nascere vecchi e morire giovani, ma non è cosi e i nostri sbagli si inseguono sommandosi l’un l’altro, fintanto che ti ritrovi nel tunnel senza sapere come ci sei entrato né, tanto meno avere idea su come uscirne,peccato che c’è chi, alla stregua deI demoni, si spenda nel dividerci sempre più, anzichè unirci, beati quelli tra noi che riescono a far diventar famiglia anche il loro prossimo e con questo vi lascio alla lettura di quache rima….
LA CASTA
“BUTTA GIU’ LA PASTA
CHE STA’ ARIVA’ LA CASTA”
“MA, SIRE! ER POPOLO SE LAGNA!”
“EMBE’? BASTA CHE MAGNA!”
“MA CHE DIRA’ L’OPPOSIZIONE?”
“OPPOSIZIONE E POI CONCERTAZIONE,
DEL RESTO LA COSCIENZA CIVILE
E’ DIVENTATA COME ‘N CANILE
LI’ DOVE LA MUTA DE LI CANI
ZITTISCE COMO ARIVENO LI PANI
‘NDO MAGNA ‘N CANE DEL RETSO
CE METI L’AGGIUNTA E ACCONTENTI ER CONTESTO”
“MA SIRE, ‘A PACE SOCIALE
ESARTA SOLO ER CAPITALE”
“EMBE?, PURCHE’ TUTTO RESTI UGUALE,
PARLO DER CAPITALE, MICA HO DETTO QUALE!”
Affettuosamente Mario