Oggi nel pensare alla loro storia ho scritto una cosetta su questa “torre di babele” che è la nostra attuale politica e trovo che il passo della genesi dia già la spiegazione al mio sonetto:
[1]Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». [2]Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.
[3]Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; [4]anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, [5]ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. [6]Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? [7]Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo».
[8]Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. »
(Genesi, capitolo 4)
Fu caino c’ammazzò Abbele!
C’è tutto dentro quell’assassinio
Ma sorattutto a brama per dominio
Da cui nasce stà tore de babbele
L’invidia e a gelosia der predominio
Se so così scorpite su n’de la stele
Che la divisione soffia sì forte su le vele
D’esse a’n passo dar trionfo de l’abbominio
In campo sempre loro, er tutti e’er gnente
In corsa verso er punto de lo scontro
Co’n mezzo er potere der core e de la mente
Amichi cari và finenno er tempo de le mele
Si volemo distrugge stà parolaccia contro
Aricominciamo da capo arisuscitanno Abbele!
Affettuosamente Mario Brozzi