Cosi mi sono alzato ed una volta entrato in bagno, la prima cosa che ho fatto è stato guardarmi allo specchio.
-Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più giovane del Reame? – Ma la mia transitoria euforia è stata di scarsa durata, l’immagine che vedevo riflessa era quella di un sessantenne invecchiato e con qualche ruga, mi è tornato in mente il titolo di un vecchio film di Troisi “Ricomincio da tre”. Ma la vita continua e alcune persone dovrebbero guardarsi allo specchio più spesso, allora oggi ho pensato di farvi dono di una poesia in rima fonica e baciata che scrissi tempo fa.
‘A STORIA DER MONNO CONOSCE LE SUE ERE
CHE SCORONO VIA INSIEME A LE LORO FIERE
COSI SEMO TRANSITATI DALL’ERA DE LI LEONI
A QUELLA DE OGGI CO’ ‘N BRANCO DE CIARTRONI
BESTIOLE STUPIDE, NEMMANCO ‘NTELLIGENTI
ARRUOLATE CO LI SORDI D’ASTUTI DELINQUENTI
A COSTO DA RIMANE’ DAVANTI A LA MAGNATORA
RINNEGHENO TUTTO, FINANCO L’ESSE ‘NA SIGNORA
LA GRAVITA’ ATTUALE DE ‘STA TRISTE SITUAZIONE
NUN è IN SE STESSA MA NELLA SUA MISTIFICAZIONE
INFATTI, PE’ FA DIGERI’ AR POPOLO ‘STI RAPPRESENTANTI
L’HAI PRIMA DA RIDURE A ZOCCOLE E SARTIMBANCHI
COSI PE CANCELLA’ A LA GENTE STORIA E TRADIZIONE
CE FANNO PRIMA TRANSITA’ NELLA DISPERAZIONE
ARMENO SI NUN S’ARICORDAMO CHI SEMO STATI
NUN SOFFRIMO VEDENNO COMO SEMO DIVENTATI
Affettuosamente Mario Brozzi