“È inaccettabile quanto accaduto oggi al camping River. Inaccettabile e indegno di una società. Buttare per strada 350 persone come fossero oggetti non rientra in alcuna logica civile. Lasciare queste persone sui marciapiedi o sotto i ponti, incrementare altri campi Rom dove sono costretti a rifugiarsi in molti, risolverebbe la presunta emergenza igienico sanitaria a cui si appella il Campidoglio? Dividere i nuclei famigliari a cosa servirebbe se non ad evocare spettri non più così lontani, purtroppo? Togliere le persone dalle proprie abitazioni, qualunque esse siano, senza garantire loro un’alternativa è un’operazione disumana che ricorda i periodi più bui della nostra storia. Temiamo per tutto quello che sta accadendo in questa città che ultimamente sembra essere tornata indietro di quasi un secolo”. Così il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica.