Pubblichiamo una commovente lettera che Luana Forlazzini, nostra collaboratrice, ha scritto alla sua amata cagnolina prematuramente scomparsa per un male incurabile.
Quel giorno passando davanti ad un negozio di animali ti ho vista, eri lì che dormivi tranquilla in mezzo a due cagnolini. La voglia di prenderti mi assalì e appena ti ho preso in braccio fu amore a prima vista; proprio come un colpo di fulmine e il tuo nome fu Minnie.
Eri uno scricciolo, ma tanto buffa, di una dolcezza infinita e allo stesso tempo una piccola peste.
Ti piaceva tanto giocare con la tua carota di stoffa correvi a prenderla e poi me la portavi e la lanciavi a me e il tuo buffo musetto aspettava che te la lanciavo. Quanto eri bella, coccolona e quanti bacini mi davi sempre…
Tutte le mattine al mio risveglio correvi su per le scale e venivi a salutarmi e il tuo campanellino suonava ad ogni tuo piccolo zampettare.
Per merito tuo, Chicco, l’altro mio cane, ha imparato a non aver più paura, gli hai insegnato ad abbaiare, a giocare, a mangiare nella ciotola ed eravate inseparabili .
Quando andavo al lavoro tutte e due mi aspettavate pazienti seduti davanti alla porta il mio ritorno e appena vedevi la mia macchina al cancello la tua codina cominciava a scodinzolare e tutta contenta aspettavi che entravo, mi saltavi addosso dandomi tanti bacini.
Quando c’era aria di partenza tu cominciavi a seguirmi come l’ombra, non mi abbandonavi mai e mentre caricavo le valigie in macchina, piangevi perchè avevi paura che ti lasciavo a casa, ma appena ti facevo salire ti accucciavi sul sedile tutta contenta di partire con me.
Così passavano i giorni, i mesi e gli anni coccolata, amata e viziata; ma un giorno come tutti gli altri tu eri nella tua cuccia a dormire all’improvviso, un attacco epilettico e da li la tua vita cambiò all’improvviso.
Stavi sempre più male non ti reggevi in piedi, sempre attacchi epilettici ma tu piccola Minnie non rinunciavi ad aspettarmi davanti alla porta eri li con i tuoi bellissimi occhietti tremolante ma c’eri.
La cura sembrava aver fatto un miracolo, eri tornata quella di sempre giocherellona, coccolona, la mia piccola peste!
La mia felicità era immensa e il mio amore per te era grande come quello che tu davi a me, purtroppo dopo circa un mese il peggioramento improvviso, eri diventata cieca e la tua testolina era ruotata tutta a sinistra ma tu con tanto coraggio andavi avanti, anche se i tuoi occhi non vedevano più tu a mezzogiorno eri sempre davanti alla porta.
Era commovente l’amore che avevi nei miei confronti, la mia voce era la tua guida quando mi spostavo tu mi cercavi eri sempre vicino a me ti sentivi al sicuro protetta. Le mie lacrime non avevano fine.
Con la risonanza magnetica ti fu diagnosticato un tumore nasale espanso al cervello entro un mese saresti morta senza cura, il dottore mi consiglio di fare un trattamento di radioterapia, io non volevo perderti decisi di provare tutto quello che si poteva fare.
E cosi cominciò il trattamento. Cinque giorni di radioterapia e tu piccola mia sempre vicino a me ti sei lasciata fare tutto, flebo, prelievi , punture, senza mai un lamento, tutto perché volevi vivere, sentivi il mio grande amore, non volevi abbandonarmi la tua forza di vivere era straordinaria, combattevi con coraggio la tua malattia.
I risultati del trattamento furono straordinari giorno dopo giorno la tua testolina tornò dritta i tuoi occhietti dolci tornarono a vedere, avevi ricominciato a correre a giocare abbaiare e leccare il tuo Chicco eri tornata a dormire nei tuoi posti preferiti il dottore fu sorpreso dalla tua guarigione.
Ma purtroppo il tumore di forma maligna non si era fermato dopo 2 mesi hai cominciato a cadere mentre camminavi e con il cuore in gola facendo di nuovo la risonanza magnetica il responso fu devastante il tumore al cervello era guarito ma era passato alla spina dorsale non c’erano più speranze.
Il dottore mi consigliò di provare di nuovo con la radioterapia per fermare il dolore che ti avrebbe procurato nel frattempo il peggioramento era veloce eri diventata semiparalizzata la mia angoscia senza fine.
Ogni giorno mi prendevo cura di te, ti portavo fuori, di davo le medicine ti preparavo la pappa sempre con tanto amore. Per te ho dormito due mesi sul divano per non lasciarti da sola la notte.
Non avevo altra scelta, non volevo arrendermi, tutti dicevano lascia stare, dovrà morire, ma io no la mia testardaggine a tenerti con me mi ha portato di nuovo a farti la radioterapia ma avevo paura perche eri molto giù era già una settimana che vivevi grazie al cibo che ti imboccavo con pazienza.
Cosi di nuovo sotto con le anestesie io pregavo che andasse tutto bene e tu eri li che mi aspettavi ancora una volta viva ancora una volta mi davi i bacini ancora una volta insieme, la tua voglia di combattere di vivere era sempre forte di nuovo un miglioramento incredibile mangiavi di nuovo da sola hai cominciato a camminare di nuovo e la tua vocina si sentiva fuori ad abbaiare alle persone che passavano .
Il mio cuore scoppiava di gioia volevo crederci che saresti guarita, purtroppo con la seconda seduta hai avuto un crollo, la malattia ti ha resa paralizzata completamente, potevi muovere solo la tua testolina che continuava a guardarmi dolcemente e come sempre i tuoi bacini erano per ringraziarmi di tutto quello che stavo facendo per te.
Ormai era giunta l’ora di lasciarti andare, io non volevo il mio amore era troppo forte, non riuscivo a pensare la mia vita senza quei due occhietti dolci e quel musino buffo ma quella sera tu mi guardavi in una maniera diversa i tuoi occhi mi parlavano dicevano: e’ giunto il momento mi devi lasciar andare il mio tempo con te e’ finito, non piangere sono stata fortunata ad avere una padroncina come te mi hai amata tanto e te ne sarò sempre grata per tutto quello che tu hai fatto per me .
In quel momento il mio cuore si e’ fermato le lacrime scendevano copiosamente era ora di farla volare sul ponte dell’arcobaleno . Il giorno seguente ti ho portata dal veterinario e accarezzandoti dolcemente ti ho accompagnato nel tuo ultimo viaggio .
Sono passati due mesi da quando non ci sei più le lacrime non hanno ancora smesso di scendere e ogni volta che guardo la porta rivedo il tuo buffo musetto che mi aspettava paziente .
Cara Minnie mi hai regalato 5 anni di gioia di amore incondizionato bellissimi e sono sicura che tu sarai li sul ponte dell’arcobaleno che pazientemente mi aspetti e quel giorno quando arriverà tu mi correrai incontro saltandomi addosso con la tua codina scodinzolante dandomi tantissimi bacini.
Arrivederci Minnie, mi manchi e ti voglio bene…