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Cellulari. Ci sono rischi per la salute?

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CellulariIQ. 08/05/2013 – La tecnologia della telefonia cellulare si è sviluppata in un contesto di evidenze scientifiche che, nel complesso, portavano a ritenere che i bassi livelli di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza implicati nell’uso dei telefoni mobili non comportassero effetti negativi sulla salute.

Infatti, gli unici effetti sanitari avversi delle onde a radiofrequenza a tutt’oggi accertati sono quelli di natura termica, associati a livelli di esposizione molto elevati, superiori di alcuni ordini di grandezza rispetto a quelli prodotti dai telefoni e dalle stazioni radio-base. Questi effetti termici delle radiofrequenze, peraltro, sono comunemente sfruttati nei forni a microonde di uso domestico e industriale. Nel caso dei telefoni cellulari, gli studi scientifici hanno dimostrato che, anche nei tessuti ed organi esterni più esposti (come la pelle a diretto contatto con il telefono e l’orecchio, l’aumento di temperatura non supera 1 o 2 decimi di grado centigrado neppure nelle condizioni di massima potenza di emissione e le variazioni di temperatura all’interno del cervello sono tanto piccole da risultare praticamente non rilevabili. Variazioni di temperatura di questo livello sono inferiori a quelle che si verificano per motivi fisiologici e sono dunque prive di rilevanza sanitaria.

Ad ogni modo, in considerazione della massiccia penetrazione della telefonia mobile a livello mondiale (6 miliardi di contratti alla fine del 2011, tre quarti dei quali provengono da paesi in via di sviluppo), numerose autorità sanitarie nazionali e internazionali hanno promosso programmi di ricerca sugli eventuali effetti negativi sulla salute da uso dei telefoni cellulari, nel quadro più generale della ricerca sui rischi dell’esposizione a livelli di campi elettromagnetici inferiori agli standard internazionali in vigore, basati sulla prevenzione dagli effetti noti, di tipo acuto e a soglia, di questi agenti.

L’insieme di questi studi, che conta diverse migliaia di pubblicazioni scientifiche, non fornisce un’evidenza coerente di effetti nocivi per la salute. Per quanto riguarda eventuali incrementi del rischio di tumori,sono molto informativi i risultati del progetto Interphone, il più vasto studio epidemiologico finora realizzato sull’occorrenza di tumori intracranici in relazione all’uso di telefoni mobili. Interphone è stato coordinato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione (afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità), e realizzato contemporaneamente in 13 paesi del mondo, inclusa l’Italia. Questo studio non ha evidenziato alcun aumento del rischio di glioma, meningioma o neurinoma del nervo acustico (diversi tipi di tumori intracranici) negli utilizzatori di telefoni cellulari rispetto ai non utilizzatori, né incrementi del rischio all’aumentare degli anni trascorsi dall’inizio dell’uso (fino a 10-13 anni), del numero totale di chiamate effettuate, o delle ore totali d’uso. Solo nei soggetti nella categoria più elevata di tempo totale d’uso (che includeva meno del 10% del totale degli utilizzatori), è stato osservato un incremento del rischio di glioma, in particolare tra gli utilizzatori recenti (coloro che avevano iniziato ad utilizzare il cellulare da 1-4 anni), piuttosto che tra utenti di medio e lungo periodo (4-9 anni e 10 anni o più, rispettivamente). Questi risultati, nel loro insieme, non sono coerenti con le relazioni dose-risposta che caratterizzano i cancerogeni noti (come le radiazioni ionizzanti o il fumo di tabacco), e devono essere interpretati con prudenza. Gli autori ritengono che essi potrebbero anche essere dovuti a distorsioni e limiti metodologici nel disegno di studio (aspetti che in Interphone sono stati approfonditi in numerosi studi collaterali finalizzati a valutare la presenza e l’impatto sui risultati di sorgenti di errore molto comuni negli studi epidemiologici), per cui non è possibile trarne un’interpretazione in termini di rapporto di causalità. D’altra parte, queste osservazioni meritano ulteriori approfondimenti, già in corso a livello internazionale e sui quali è alta l’attenzione del Ministero della Salute.

In studi specifici è stato altresì evidenziato che l’uso del telefono cellulare durante la guida, anche quando si utilizzino dispositivi “a mani libere”, è associato ad un aumento di incidenti stradali.

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