Nella notte è scattato il fermo: il giovane è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima era minorenne per aver colpito più volte la ragazza, il cui corpo è stato scoperto a pochi metri da casa il giorno dopo la sua scomparsa, avvenuta domenica. A suo carico ci sarebbero anche diversi riscontri oggettivi, oltre al racconto fornito agli investigatori
È stato l’ultimo con cui aveva un appuntamento, l’ultimo ad averla incontrata. E stando a quanto ha raccontato ai carabinieri durante l’interrogatorio, è stato lui a uccidere Chiara Gualzetti, la 16enne ritrovata morta a Monteveglio, nel Bolognese. Così nella notte è scattato il fermo dell’amico, anche lui minorenne, accusato di aver colpito più volte la ragazza, il cui corpo è stato scoperto a pochi metri da casa il giorno dopo la sua scomparsa, avvenuta domenica. A suo carico ci sarebbero anche diversi riscontri oggettivi, oltre alla confessione, con i pm che indagano per omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima aveva meno di 18 anni, visto che, secondo loro, il ragazzo ha pianificato il delitto dando appuntamento alla giovane con l’intenzione di ucciderla e portando con sé un coltello che poi è stato ritrovato, ripulito, in casa del sospettato insieme al cellulare della vittima. Una tesi che verrebbe confermata anche dal fatto che il giovane ha subito deciso di cancellare la chat su Instagram. Sono stati infatti sequestrati i telefoni per ricostruire i rapporti tra i due e i messaggi che si sono scambiati.