I sei componenti del commando che ha attaccato il convoglio del quale faceva parte l’ambasciatore italiano, Luca Attanasio, nella Repubblica democratica del Congo, hanno prima ucciso l’autista congolese e poi condotto il resto delle persone nella foresta circostante al luogo dell’agguato. A poche centinaia di metri si trovava una pattuglia dell’Istituto congolese per la conservazione della natura e anche un’unità dell’esercito congolese, giunti in soccorso dei rapiti. Ma quando sono intervenuti i rangers, gli aggressori hanno sparato al carabiniere di scorta all’ambasciatore, Vittorio Iacovacci, e al diplomatico. Il governo locale aveva autorizzato il movimento senza scorta del convoglio del World Food Programme (WFp), di cui faceva parte l’ambasciatore italiano a Kinshasa.