IQ.11/06/2013- Nel primo trimestre del 2013 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del primo trimestre del 2012.
La stima preliminare diffusa il 15 maggio 2013 scorso aveva rilevato una diminuzione congiunturale dello 0,5% e un calo tendenziale del 2,3%.
Il primo trimestre del 2013 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2012.
La variazione acquisita del PIL per il 2013 è pari a -1,6%.
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda sono diminuiti. Con riferimento alla domanda interna, i consumi finali nazionali e gli investimenti fissi lordi sono diminuiti, rispettivamente, dello 0,3% e del 3,3%, mentre le esportazioni hanno subito un calo dell’1,9%. Le importazioni hanno registrato una flessione dell’1,6%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,9 punti percentuali alla variazione del PIL, con contributi di -0,3 punti dei consumi delle famiglie e di -0,6 degli investimenti fissi lordi; l’apporto della spesa della Pubblica Amministrazione (PA) è stato nullo. Il contributo della domanda estera netta è stato negativo per 0,1 punti percentuali, mentre le scorte hanno fornito un apporto positivo di 0,3 punti percentuali.
Il valore aggiunto ha registrato variazioni congiunturali negative del 3,6% nelle costruzioni, dello 0,7% nell’industria in senso stretto e dello 0,4% nei servizi, mentre è aumentato del 4,7% nell’agricoltura. In termini tendenziali, è diminuito del 6,9% nelle costruzioni, del 3,2% nell’industria in senso stretto e dell’1,4% nei servizi e ha segnato un incremento dello 0,1% nell’agricoltura.