Coprifuoco a Roma e nel Lazio con il grande ritorno dell’autocertificazione. L’obbligo di didattica a distanza al 50% per quanto riguarda le scuole superiori. Il potenziamento della rete Covid negli ospedali del Lazio. Sono questi i provvedimenti contenuti nell’ordinanza della regione Lazio annunciata nella serata di ieri e firmata poche ore dopo dal presidente Nicola Zingaretti.
Un segnale, dopo il dpcm del governo, per provare a contenere la salita dei contagi che vede Roma e Lazio messe meglio di altre città e regioni, ma con un numero di contagi in costante ascesa. L’ordinanza avrà durata di 30 giorni.
Numeri alla mano, il Lazio risulta la quarta regione oggi per numero di nuovi casi positivi, 1219, la seconda per numero di ricoveri (1226) e la sesta per casi totali esaminati al 21 ottobre, 28370. Nella Capitale i positivi nelle ultime 24 ore sono invece 543, con un Rt (tasso di contagiosità) di 1,2, la metà di quello riscontrato nella città di Milano.
L’obiettivo è cercare di piegare la curva, mantenendo i contagi a livelli tali da non saturare gli ospedali.
Per punti l’ordinanza prevede il “potenziamento della rete COVID attraverso l’incremento di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da COVID-19, identificando strutture pubbliche e private ulteriori rispetto a quella già inserite nella rete COVID, anche parzialmente dedicate e provvedere all’ampliamento dei posti di quelle già inserite in rete, fino al raggiungimento di 2913 posti letto di cui 552 dedicati alla terapia intensiva e sub-intensiva”. Il San Filippo Neri, nell’Asl Roma 1, diventa ospedale multidisciplinare. Due padiglioni saranno completamente dedicati alle persone che hanno bisogno di cure ma sono positive al virus (come nel caso delle fratture). Aumentano la capacita’ di posti letto anche il Policlinico Umberto I, l’Istituto Spallanzani e il Covid Columbus. L’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha inoltre richiesto disponibilità di posti letto anche alle strutture accreditate.
A partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, saranno vietati gli spostamenti in orario notturno sul territorio della Regione, dalle ore 24:00 alle ore 5:00 del giorno successivo. Gli postamenti dovranno essere motivati da comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute. Predisposto un modulo di autocertificazione che riporta l’orologio indietro ai tempi del lockdown di primavera. Chiudere tutto e vietare le uscite dalle 24 alle 5, per scongiurare assembramenti legati alla movida notturna, principale indiziata del nuovo incremento di contagi da coronavirus: questa la ratio alla base della decisione.“