Come purtroppo temevamo, anche nel Lazio arrivano i primi contagi relativi al Coronavirus e a farne le spese indirettamente sono anche i lavoratori a contatto con l’utenza”. Lo dichiara in una nota il Segretario Regionale della UIL FPL Roma Lazio Massimo Mattei riferendosi, in particolare agli Aec/Oepac (assistenti educativi scolastici) a sostegno dei ragazzi con disabilità e dei lavoratori esternalizzati impiegati nell’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili.
“Ci stiamo già occupando – prosegue Mattei – della complessa situazione che stanno vivendo gli ausiliari, gli Oss e gli Infermieri impiegati nelle strutture ospedaliere, oggi vogliamo parlare degli Aec/Oepac e dei lavoratori esternalizzati impiegati nell’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili. Operatori con una paga oraria che non supera mediamente i 6 euro netti i quali rischiano, come sta già avvenendo al nord, di rimanere a casa senza retribuzione a causa del virus che si sta diffondendo nel territorio.”
“Gli Aec/Oepac – spiega Mattei – hanno anche un ulteriore svantaggio legato alla mancata retribuzione nel periodo estivo, diversamente dai colleghi impiegati nel pubblico, a causa della chiusura degli istituti scolastici, così come avviene per gli operatori della domiciliare nel caso di assenza o malattia dell’utente. Non possiamo più tollerare che professionisti seri e qualificati impiegati da anni a sostegno delle categorie più deboli debbano ancora subire un simile trattamento.”
“Per questo – conclude il Segretario della UIL FPL – sollecitiamo con forza le istituzioni, dalla Regione Lazio, di Roma Capitale e di tutti i vari Comuni, ad aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per individuare tutte le soluzioni utili a superare l’emergenza e la difficile situazione nella quale riversano questi lavoratori, a partire dall’istituzione di capitolati di gara maggiormente tutelanti sotto l’aspetto retributivo e andando a prevedere, sollecitando il Governo, che superino, inoltre, i problemi e gli intoppi burocratici molte volte avuti dopo aver concordato il FIS (fondo integrazione salariale di competenza dell’Inps).”