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Costruiamo il nostro futuro … un raviolo alla volta! La Bottega Up della Cooperativa Sociale W.A.Y.S.

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Le giovani e i giovani dipendenti di Bottega Up, un gradevolissimo spazio di vendita di pasta fresca e prodotti biologici ubicato nel comprensorio dell’Olgiata a Roma, sono convinti della concretezza del loro progetto di inclusione lavorativa, nato a fine 2023 con il patrocinio del XV Municipio di Roma Capitale e destinato proprio a loro, persone con Trisomia 21 e disabilità intellettive. Attraverso un percorso integrato creato all’insegna dell’autonomia e della formazione, i protagonisti hanno dato una spallata definitiva ai pregiudizi che troppo spesso vorrebbero relegarli ai margini di una società che ancora non è pronta a considerarli uomini e donne capaci di autodeterminarsi.

Rosaria Brocato incontra Lynda Johnson.

‘Senti di che pasta siamo fatti’, slogan che campeggia a carattere stampato maiuscolo sulla vetrina di Bottega Up come invito ad entrare e comprare i prodotti alimentari frutto del loro lavoro, è la prova che la sfida contro una cultura respingente può e deve essere vinta. Le lavoranti e i lavoranti, tutti assunti con contratti individuali a tempo indeterminato, sono capaci di far funzionare con precisione i macchinari presenti all’interno del laboratorio e di produrre quotidianamente una quantità apprezzabile e una varietà di formati di pasta all’uovo, con o senza ripieno, lasagne condite secondo le esigenze dei clienti, tortellini e cappelletti.

Uno speciale settore di produzione di Bottega Up mette a disposizione di tutti gli acquirenti una selezione di dolci secchi decorati a mano e deliziose torte al cucchiaio destinate ad accompagnare le feste familiari più sentite anche in occasione di speciali ricorrenze annuali. Una ricca selezione di prodotti biologici, passate di pomodori prodotte nel sud della penisola e una bella varietà di marmellate di qualità riempiono gli scaffali del negozio dando al visitatore l’idea concreta di trovarsi in un luogo vivo, accogliente e rispettoso dell’ambiente.

Apprezzati dai numerosi avventori che gravitano nel popoloso comprensorio commerciale lungo la via Cassia, per l’esattezza in Via Vittorio de Sica 48, i prodotti di Bottega Up sono ormai conosciuti e diffusi nelle case degli abituali consumatori locali, nelle mense scolastiche della zona e nei ristoranti che hanno aderito alla proposta commerciale. Impegnati con passione, tutti rispettano i turni quotidiani di lavoro loro assegnati, assumono le responsabilità e i doveri che l’incarico richiede, operano secondo le mansioni previste e godono degli stessi diritti di un qualsiasi altro lavoratore in analoghi settori.

Cooperativa Sociale W.A.Y.S. – Wheel At Your Service

Le difficoltà di percorso, la cronica mancanza di finanziamenti pubblici e i ritardi nel rinnovo dei bandi non scoraggiano le giovani e i giovani componenti della Cooperativa Sociale W.A.Y.S. che, seri e disciplinati, intendono proseguire la loro attività, ricavare ciò che consente loro di vivere in autonomia, godere delle ferie loro spettanti e semmai raccogliere anche i risparmi necessari a progettare un futuro meno incerto.

Forniti di qualità intrinseche e di potenzialità da sviluppare e da coltivare attraverso la fiducia proveniente dall’ambiente circostante e l’autostima, le giovani e i giovani di Bottega Up mettono a disposizione della società le loro competenze umane e professionali assumendo in tal modo un ruolo attivo e produttivo. Culturalmente votata all’assistenza e alla protezione delle fragilità psico-fisiche, generalmente da custodire a casa o negli istituti di assistenza diurni o residenziali, la società attuale stenta a comprendere e a sostenere l’attuazione di un serio ‘Progetto di Vita’ in grado di conferire autonomia e autodeterminazione a tanti giovani, altrimenti destinati all’inattività delle abitazioni private.

Il sistema scolastico italiano, unico nel panorama europeo dell’inclusione, resta ad oggi un presidio essenziale per tante ragazze e ragazzi che nelle aule trovano l’opportunità, quando forniti di strumenti didattici personalizzati, di apprendere socializzando. Tuttavia, la mancanza di una programmazione volta a definire un piano di interventi a lunga distanza rende difficoltoso il successivo approccio con il mondo del lavoro e, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione scolastica, non riesce a garantire una crescita personale e sociale soddisfacente. Questo stato di cose contribuisce a rendere inattuati, tuttavia non sempre e non dappertutto, i percorsi formativi e professionali che potrebbero migliorare la qualità di vita e supportare le famiglie degli studenti con disabilità nella gestione del loro futuro. Le tante realtà associative presenti nel territorio italiano, molte delle quali a gestione familiare con il sostegno inizialmente fornito da enti pubblici e privati, testimoniano l’importanza di un incremento delle risorse umane ed economiche necessarie a sostenere le persone con disabilità che si affacciano alla vita autonoma.

La dott.ssa Lynda Ann Johnson, anima e presidente della Cooperativa Sociale W.A.Y.S., è fermamente convinta che solo la prosecuzione del progetto ‘Bottega Up’, con l’augurabile sostegno delle istituzioni pubbliche e private già da tempo contattate, possa garantire in futuro le attività in corso di svolgimento e, dunque, promuovere una reale inclusione sociale. Sottrarre le giovani e i giovani a un futuro già segnato e sollevare i genitori anziani da un carico emotivo che immaginiamo essere di rilievo consentirebbe di realizzare il sogno di un numero elevato di persone con disabilità intellettive, migliorare la qualità di vita di ciascuna di esse e soddisfare le richieste di un settore produttivo in costante crescita.

Ricordiamo, a sostegno della tesi sopra esposta che l’articolo 27 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità, approvata a New York il 13 dicembre 2006, sancisce “il diritto al lavoro delle persone con disabilita al pari degli altri e il diritto di potersi mantenere attraverso un lavoro liberamente scelto o accettato in un mercato del lavoro e in un ambiente lavorativo aperto, che favorisca l’inclusione e l’accessibilità alle persone con disabilità.”

È dunque compito dello Stato rimuovere gli ostacoli oggettivi, culturali e sociali che impediscono o rallentano alle persone con disabilità di godere di pari opportunità, garanzia di uguaglianza nella collettività e inclusione sociale. Questi principi sono stati fermamente ribaditi nel corso del 15° anniversario della ratifica, da parte dell’Italia, della sopradetta Convenzione e confermano, quando anche ci fosse bisogno, che i dipendenti di Bottega Up operano in piena sintonia con le dichiarazioni della Convenzione.

Lynda Johnson, mamma di Alex

Di origini londinesi, Lynda è cresciuta culturalmente proiettata verso l’autonomia di vita e così, alla nascita di Alex, ha costruito giorno dopo giorno le premesse per affrontare la Trisomia 21 del figlio con lo spirito giusto, senza inutili ansie. Abituato sin da piccolo a conquistare in autonomia le prime porzioni del mondo circostante a lui più prossimo, Alex ha acquisito nel tempo le competenze di base per muoversi, formarsi e lavorare senza godere del rassicurante affiancamento della madre. Oggi, adulto, Alex è impiegato a tempo indeterminato, vive lontano dalla famiglia, si muove in totale autonomia e usa efficacia nel gestire le comuni incombenze di un appartamento condiviso. La sua storia, raccontata dalla mamma circa dieci anni fa in un fortunatissimo libro dal titolo ‘Chiamami Alex’, ha il merito di aver scardinato i pregiudizi sociali legati alla disabilità intellettiva e rappresentato un modello di sviluppo utile per tanti altri giovani nella sua stessa condizione.

La prefazione del libro, affidata al Prof. Giorgio Albertini, Direttore del Dipartimento di Scienze delle Disabilità cognitive ed Evolutive, Motorie e Sensoriali dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma, ha conferito valore aggiunto alla pubblicazione, sostenuto scientificamente le tesi espresse da Lynda Johnson e ribadito l’importanza di educare sin da subito i bambini con deficit cognitivi alla scoperta autonoma dell’ambiente, alla socializzazione e allo sviluppo delle potenzialità intrinseche.

Bottega Up, un modello da accogliere, sostenere e replicare

Oggetto di grande interesse da parte dei rappresentanti delle istituzioni locali, delle associazioni, della stampa e della TV nazionale, Bottega Up e i suoi giovani dipendenti rappresentano un modello da seguire, da replicare e da sostenere attraverso l’impegno concreto, soprattutto ora che la prosecuzione del progetto resta legata alla generosità di quanti varcano quotidianamente la porta della Bottega. Per conoscere, sostenere e divulgare le attività svolte preghiamo i lettori di fare riferimento al sottostante link:

http://www.wayscooperativa.it/bottega-up/

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