Purtroppo ancora oggi si registra una scarsa attenzione alle politiche attive destinando solo un 2,7% della spesa ai servizi per l’impiego.
Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della UIL FPL Michelangelo Librandi dopo aver verificato i dati dell’osservatorio statistico dei consulenti del lavoro.
E’ arrivato il momento, – prosegue Librandi – se si vuole realmente che le politiche attive possano esercitare un ruolo di sostegno al mercato del lavoro, di investire su di esse significative risorse con certezza e chiarezza sui finanziamenti. La UIL FPL ha con forza sollecitato il Governo, a mettere ordine all’interno della materia dei servizi per il lavoro, riunendo finalmente risorse umane e funzioni sotto l’unica governance dell’assessorato Regionale al lavoro che potesse finalmente programmare una strategia di reale rilancio, archiviando definitivamente ogni immagine distorta di questi servizi gestiti da lavoratori e lavoratrici con alta professionalità, nonostante l’esiguo numero rispetto agli altri paesi; parliamo di 9000 addetti contro i 110.000 di Germania e 50.000 di Francia, numeri che devono far riflettere sulla scarsa attenzione dimostrata dalla politica su questo tema.
La UIL FPL – conclude Librandi – continuerà attraverso le nostre strutture regionali l’opera di monitoraggio e pressione alle Istituzioni, affinché l’obiettivo primario sia quello di promuovere l’occupazione attraverso il miglioramento del mercato del lavoro locale, il rafforzamento del sistema territoriale dei servizi pubblici per il lavoro, l’implementazione dei servizi informatici e le infrastrutture, il rafforzamento delle competenze e la valorizzazione degli operatori dei Centri per l’impiego ed il potenziamento del raccordo con gli altri operatori.