IQ. 02/05/2013 – Riportiamo la Denuncia del Segretario Organizzativo della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici riguardante l’odissea vissuta quotidianamente da un lavoratore disabile non deambulante dell’Ospedale Religioso Cristo Re che trova innanzi a se una ostentata insensibilità della controparte.
Al Presidente della XIX Circoscrizione
SUA SEDE
Al Comando del XIX° Gruppo
Vigili Urbani
SUA SEDE
Associazione Nazionale Disabili Italiani
Via Federico Delpino 157
ROMA
Al Direttore Generale della ASL RM/E
Dott. Angelo Tanese
SUA SEDE
Al DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASL RME
U.O.C. Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro
Alla c.a. Dott. Daniele Gamberale
Alla Madre Generale della Congregazione
Delle Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario
Suor Maria Virginia Lamaide
SUA SEDE
Al Direttore Generale
Ospedale Cristo Re
Suor Maria Lidia Procopio
Sua Sede
e p.c. Ai sub Commissari GAU UIL FPL
Ospedale Cristo Re
Sig.ra Francesca Catalano
Sig.ra Alessia Vettori
Loro Sedi
Oggetto: parcheggio riservato – lavoratore disabile non deambulante – Ospedale Cristo Re
Avere la possibilità di recarsi presso il proprio posto di lavoro scegliendo quale strumento utilizzare per gli spostamenti è un diritto di tutti garantirlo in particolare ai lavoratori diversamente abili eliminando per questi ogni impedimento e qualsiasi barriera è un dovere morale e legislativo di tutti i datori di lavoro.
Con questa premessa si intende indicare una precisa responsabilità assegnata a tutte Amministrazioni che hanno, come è probabile, rapporti diretti con lavoratori portatori di handicap.
Il rispetto delle leggi, delle norme e dei doveri, delle opportunità…… delle sensibilità può, in molti casi, fare la differenza tra il riconoscimento effettivo di un diritto e l’esperienza dolorosa della sua negazione.
Un diritto è tale perché è indipendente dal suo esercizio ma esercitarlo o meno è prerogativa del cittadino, del lavoratore o di qualsiasi altro soggetto.
Tutto ciò premesso, attraverso la presente, si denuncia l’odissea vissuta quotidianamente da un lavoratore dell’Ospedale Religioso Cristo Re che, nonostante quel “diritto” debba e voglia esercitarlo….. rivendicarlo, trova innanzi a se una ostentata insensibilità rispetto al suo handicap, alla sua dignità, alla sua voglia di essere ogni giorno comunque “lavoratore” come ogni altro.
Il lavoratore…. l’uomo, ha chiesto al XIX° Gruppo della Polizia Municipale la possibilità di avere, su suolo pubblico, un parcheggio dedicato; tale possibilità gli è stata negata, secondo legge, in quanto l’Amministrazione dell’Ospedale possiede all’interno del proprio patrimonio, uno spazio per auto e, quindi, l’obbligo ricade sulla stessa. Ma l’Amministrazione…….. l’amministrazione non si è degnata di rispondere alle conseguenti reiterate istanze scritte avanzate dall’interessato ne, a a quelle verbali avanzate dalla nostra O.S. al Capo del Personale, provocando “al lavoratore”, “all’uomo” un ulteriore disagio, quello di essere considerato neanche come “diverso” oltre il resto.
Per questo, il sottoscritto, chiede che ogni Istituzione preposta intervenga al fine di garantire, per quel che ancora si può, quella civiltà tante volte esortata e spesso messa al bando, quella legittimità violata che non offende l’uomo, solo l’uomo vittima della vicenda, ma tutti noi che siamo rimasti insensibili, siamo rimasti a guardare il rimpallo delle responsabilità, i richiami alle leggi inapplicate. Oggi, spero, ognuno per la propria competenza e sulla scorta della propria sensibilità e responsabilità “deve” contribuire nel far in modo che quel Lavoratore, quell’Uomo si meno diverso da noi e più fiducioso in noi.
Il Segretario Organizzativo
UIL FPL di Roma
Paolo Dominici