«Quella zona tutti la conoscono – racconta la 22enne – perché ci sono prostitute di colore. Peccato che io non sono una prostituta. Perche’ se fosse stata una prostituta non avrebbe neppure denunciato. Invece io voglio che tutti sappiano e che questi ragazzi vengano presi». «L’hanno fatto apposta – ha aggiunto – non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore». «Mi era già capitato – aggiunge all’uscita dall’ospedale Oftalmico di Torino – di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Quando però si passa all’azione, significa che si è superato un altro muro. Secondo me mi hanno lanciato quelle uova,in viso, da un’auto che viaggiava a tutta velocità, semplicemente perché sono di colore» precisa ancora. «Una persona dovrebbe essere tranquilla e libera di camminare per strada senza che qualcuno dal nulla la aggredisca. E’ un atto di codardia» conclude. E sulle sue condizioni di salute spiega: «Starò bene in pochi giorni, per fortuna è soltanto un’abrasione – agli Europei farò di tutto per esserci».