La scorsa domenica è stata la giornata clou dello swing su terra rossa dell’ATP/WTA Tour. Dopo il primo master mille su terra rossa vinto da Tsitsipas a Montecarlo, il circuito tennistico fa tappa a Madrid nell’impianto della Caja Magica.
Il torneo femminile non ha entusiasmato gli appassionati, soprattuto per l’assenza della numero 1 al mondo Iga Swiatek che ha dominato tutti i tornei mille femminili vincendo Doha, Indian Wells e Miami, ai quali si aggiunge la semifinale all’Australian Open. La polacca ha preso definitivamente il posto di dominatrice del circuito sostituendo Ash Barty. A contribuire alla parziale crisi del tennis femminile sono anche le continue eliminazioni a sorpresa, solo una giocatrice delle prime otto del seeding di Madrid ha raggiunto gli ottavi di finale, la stessa giocatrice, Ons Jabeur ha anche vinto il torneo. Registriamo una buona prestazione di alcune campionesse slam che negli ultimi anni sono entrate inspiegabilmente in crisi di risultati, come Andreescu e Raducanu. Ottima la settimana di Simona Halep; la ex numero 1 al mondo è tornata nei quarti di un torneo di questo calibro dopo più di un anno, risultato che sembra essere il frutto del nuovo rapporto professionale intrapreso con Patrick Mouratoglu, storico coach di Serena Williams, che ha l’obiettivo di riportare la romena in vetta alle classifiche. A Roma e a Parigi tornerà Iga Swiatek per difendere il titolo del Foro Italico vinto lo scorso anno con un doppio 6-0 inflitto a Pliskova in finale.
Il torneo maschile della Caja Magica è stato molto divertente, fin dai primi turni. Ha avuto un buon seguito lo scontro tra la wild card Andy Murray e il rientrante Dominic Thiem, tuttavia l’austriaco non è ancora al massimo della sua forma, essendo rientrato a giocare dopo un serio infortunio dopo quasi un anno. Ha ricominciato a giocare a fine marzo nel challenger di Marbella dove ha perso al primo turno; il successo manca a Thiem esattamente da un anno, ossia da Roma 2021. Anche a Madrid l’epilogo è stato infelice per “The Dominator Thiem”. Murray ritirandosi ha rinunciato ad incontrare Djokovic negli ottavi. Il protagonista del torneo è stato lo straripante Carlos Alcaraz, 19 anni compiuti il 5 maggio, giorno in cui sconfiggeva Norrie per dare inizio alla sua corsa verso il titolo. Nei quarti ha sconfitto Rafa Nadal, in semifinale Novak Djokovic e in finale il campione uscente Alexander Zverev. Solo questi tre nomi bastano per capire che si tratta di un nuovo fenomeno e di un futuro numero 1 mondiale, e sia chiaro che parliamo di un futuro non troppo lontano. Le vittorie con Rafa e Nole sono sicuramente un suo merito innegabile, anche se Djokovic non sta giocando al massimo del suo potenziale, ciò si è notato poiché Novak al 100% non avrebbe mai sbagliato un dritto a campo aperto come accaduto nel nono game del terzo set. La finale contro Zverev è stata un dominio assoluto ma anche le condizioni del tedesco non erano ottimali. Alex ha iniziato la sua semifinale con Tsitsipas alle 23.06, questo perché gli organizzatori del torneo hanno pianificato tre match sul centrale di Madrid prima del suo ( Alcaraz-Djokovic che ha portato via tre ore e mezza, oltre a un doppio e la finale femminile); il greco non è stato un rivale facile, come era prevedibile, e per questo che la partita si è prolungata terminando all’1 di notte. Zverev nell’atto conclusivo ha sofferto la mancanza di sonno, mentre Alcaraz non ha sentito sulle gambe le quasi 4 ore di gioco contro il serbo del giorno precedente. Tuttavia, la fatica accumulata dallo spagnolo è stata determinante nella scelta di rinunciare al torneo di Roma dove era stato sorteggiato nel quarto di Zverev.
Finalmente, dopo due anni, tornerà il pubblico al Foro Italico. In realtà anche lo scorso anno gli Internazionali d’Italia erano aperti ai fan ma soltanto ad un numero ristretto di spettatori a causa della pandemia. Quest’anno l’accesso all’impianto sarà a capienza piena e già nelle giornate di qualificazione alcuni giovani italiani hanno sentito la vicinanza dei tifosi. Il piccolo campo n.1 ha offerto un tifo da stadio a Giovanni Fonio, numero 460 del ranking mondiale, proveniente dalle pre qualificazioni, e sconfitto da Ruusuvuori in tre set. Anche Angelica Raggi ha messo a dura prova un’avversaria ben più quotata come Andrea Petkovic, e soprattuto ha mostrato sul campo Pietrangeli un tennis divertente ed efficace.
Le wild card provenienti dalle pre qualificazioni sono state subito eliminate. Francesco Passaro e Matteo Arnaldi sono caduti al primo turno, rispettivamente contro Garin e Cilic. Ma ciò che ha colpito i due giocatori è stato il calore del pubblico presente allo stadio del tennis del Foro Italico. Le premesse quindi fanno ben sperare per un’edizione con i tifosi protagonisti.
Il vero eroe delle prime due giornate di qualificazione è stato Giulio Zeppieri. Il classe 2001 ha conquistato i cuori dei tifosi italiani presenti al Foro Italico, sconfiggendo Molcan e soprattuto vincendo un match emozionante contro Cressy, nella cornice di un campo Pietrangeli stracolmo che ha anche riservato un coro personalizzato per l’italiano, oltre alla classica rievocazione di “Seven Nation Army” dei White Stripes diventata l’inno di ogni nazionale italiana a seguito dei mondiali del 2006.
Zeppieri si è guadagnato un posto nel main draw sul campo centrale. Oltre a lui difenderanno i colori azzurri Nardi, Fognini, Cobolli, Sonego e Sinner. Musetti e soprattutto Berrettini hanno dovuto rinunciare al torneo per un infortunio. Le speranze nel torneo femminile sono riposte su Bronzetti, Trevisan, Cocciaretto, Paolini e Camila Giorgi.
Senza Alcaraz i favoriti diventano Tsitsipas, Nadal, Djokovic e Zverev, il greco se dovesse ritrovare il gioco che ha mostrato a Montecarlo può essere il principale indiziato per la vittoria finale ma Rafa non rinuncerà facilmente al titolo conquistato nel 2021.
Sarà un’edizione entusiasmante a prescindere dal vincitore, l’assenza di Berrettini, Alcaraz e Musetti toglie molto al torneo ma Sinner può regalare grandi emozioni, anche perché dovrà rispondere alle critiche ricevute per aver cambiato recentemente allenatore.