“La faccia ce l’ho messa. Anzi, ho fatto di più: con la fiducia ho rischiato l’osso del collo”. Lo dice il premier Matteo Renzi commentando in un colloquio con Repubblica l’approvazione con la fiducia del ddl sulle unioni civili al Senato. “Dico solo una cosa – prosegue – ho avuto proprio ora un colloquio con Obama. E tra le altre cose, si è congratulato proprio per questa legge”. “Se tre mesi fa – osserva Renzi – ci avessero detto che il Senato avrebbe approvato una legge sulle unioni civili, una cosa che il Paese aspetta da trent’anni, nessuno ci avrebbe creduto. Una settimana fa era saltato tutto. Il M5S voleva mandarmi sotto. Il loro unico obiettivo era bloccare tutto. Altro che storie”. Quanto alla minaccia del leader del Family day, Massimo Gandolfini, di votare non al referendum sulle riforme costituzionali, Renzi spiega: “So bene che è una minaccia. Vorrebbero portare tutti i cattolici a votare no. Ma vediamo con chi sta davvero il mondo cattolico al referendum. Noi andremo in tutte le parrocchie a spiegare le ragioni della riforma. Ho grande rispetto, ma l’idea che qualcuno mi possa fermare con una minaccia…se vogliono trasformare il referendum in un giudizio universale sul mio esecutivo, bene. Affronteremo questo giudizio”. E sulle critiche dei gay alla legge dice: “Sono sicuro che anche quelli che adesso protestano, alla fine riconosceranno che si è fatto un passo avanti importante. Anzi, si tratta di un passo storico per l’Italia. La verità è che l’immobilismo in questo Paese è finito. Ora si fanno le riforme. E anche questa è una riforma”.