Home ISTITUZIONI E POLITICA Il deputato “comunista” di Sel contro il taglio agli stipendi degli onorevoli

Il deputato “comunista” di Sel contro il taglio agli stipendi degli onorevoli

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La frase suona doppiamente infelice se messa in bocca a un parlamentare di Sinistra Ecologia e Libertà, per una vita nel Pci e poi in Rifondazione Comunista: “Non siamo lavoratori subordinati dell’ultima categoria dei metalmeccanici! Da uno a dieci noi chi siamo?”. A pronunciarla in aula nei giorni scorsi è stato Arcangelo Sannicandro, avvocato e deputato pugliese, e non in pochi nel suo partito hanno subito rilevato l’inopportunità del paragone per chi, in teoria, è cresciuto a pane e classe operaia (o braccianti agricoli, come nel caso di Sannicandro). Il contesto del suo intervento era la risposta a un ordine del giorno dei Cinque Stelle, i quali chiedevano all’Ufficio di presidenza di ridurre l’indennità di carica dei deputati da 10mila euro lordi a 5mila, al netto dei rimborsi per la diaria e per l’esercizio del mandato: in sostanza, il passaggio da 5mila euro netti a 3.200.

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