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“Difendere l’Europa” Presentazione Libro di Pecchi, Piga, Truppo- IEA Informa.

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Foto: - Sergio Romano con il presedente IEA Achille Colombo clerici

“Difendere l’Europa” Presentazione Libro di Pecchi, Piga, Truppo; Editore Vitale & Co – Guido Roberto Vitale – Societa’ del Giardino Milano – IEA Informa

Istituto Europa Asia IEA EUROPASIA Europe Asia Institute
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Presentato a Milano il volume di Pecchi, Piga, Truppo “Difendere l’Europa”, Editore Vitale & Co

UN ESERCITO COMUNE PER RIACCENDERE LO SPIRITO UNITARIO

Un esercito comune europeo quale elemento di coesione dell’Unione oggi in difficoltà come ieri avvenne con l’euro: è il messaggio lanciato alla presentazione del volume “Difendere l’Europa”, nuova iniziativa editoriale di Vitale & Co.

L’opera, con una introduzione scritta da Lucio Caracciolo, docente di Studi strategici presso la Luiss di Roma, è stata curata da Gustavo Piga (professore Ordinario di Economia Politica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Andrea Truppo (comandante del 20°Gruppo Addestramento Operativo), Lorenzo Pecchi (docente presso l’Università di Roma Tor Vergata).

Ricco di dati e tabelle che illustrano la situazione della difesa dei principali attori politici ed economici del mondo – Usa, Russia, Cina, eccetera –  il volume conduce a considerazioni geopolitiche di grande interesse.

La democrazia occidentale sta vivendo un momento difficile – Brexit, Trump, rivolta della classe media impaurita ed esacerbata da disoccupazione e disuguaglianze – che l’Europa, matrice di politiche di corto respiro, sta subendo.

La politica continentale sta ripetendo quanto è accaduto al sistema finanziario mondiale, vittima di miopia, con l’ansia dei profitti trimestrali.

Con la notevole aggravante che il risultato immediato, tipico degli speculatori, diventa un crimine se adottato da chi è chiamato a programmare per gli anni e i decenni a venire.

Tra i punti rilevanti emersi dalle relazioni, le positive conseguenze per l’economia  e l’occupazione (tralasciando le considerazioni etiche) del forte settore della difesa che oggi in Europa investe 220 mld di euro e impiega 1.400.000 persone.

Molto poco comunque – e frazionato in tante iniziative nazionali – rispetto agli Usa che, per “mantenere la pace nel mondo”, investono 550 miliardi di dollari, più di tutti gli altri Paesi messi assieme.

Certo, un esercito comune europeo non è cosa facile da realizzare se si prescinde da una visione politica comune, appunto.

Quando il “nemico” era unico (l’Unione Sovietica) era facile trovare unità tra tutti i Paesi occidentali.

Oggi i focolai di tensione sono molteplici e riguardano di più alcuni Paesi, meno altri che non si sentono direttamente coinvolti.

Giganteggia comunque una considerazione di fondo.
L’Europa occidentale gode il  periodo di pace più lungo della sua storia, oltre 70 anni, ad eccezione della “guerra umanitaria” nei Balcani (a confronto gli Stati Uniti, nello stesso periodo, sono stati senza guerre per pochi anni soltanto).  Ciò illude che la pace, come la democrazia, siano realtà acquisite e immutabili.

Non è così, anzi il caso Europa è un’eccezione.
Una difesa comune europea inoltre consentirebbe di avere una politica estera comune facendo del Vecchio Continente, che è il gigante economico del mondo, anche un gigante politico, riaccendendo lo spento motore europeista.

Diversamente subiremo, anziché contribuire a forgiarlo, il nuovo ordine mondiale che si sta profilando.

Relatori, oltre agli autori del libro:

– Guido Roberto Vitale (presidente della Vitale & Associati, consigliere d’amministrazione del Fai),
– Francesco Giavazzi (economista, editorialista Corriere della Sera),

– Angelo Panebianco (politologo, professore ordinario di Relazioni Internazionali all’Università di Bologna),

– Rudi Bogni (già amministratore delegato di Ubs private banking),

– Franco De Benedetti (imprenditore e politico).

Interventi, tra numerosi altri, di Mario Monti (senatore a vita ed ex presidente del Consiglio), Cesare Romiti (presidente della Fondazione Italia Cina), Sergio Romano (ambasciatore, docente, editorialista del “Corriere della Sera”).

Foto: - Sergio Romano con il presedente IEA Achille Colombo clerici
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– Sergio Romano con il presedente IEA Achille Colombo clerici

 

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