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Diminuiscono i reati contro le donne e cresce il numero delle denunce

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A cinque anni dall’approvazione della legge antistalking e a un anno dalla legge sul femminicidio, le statistiche sui reati contro le donne presentano un calo di 5,2 punti percentuale. Per quanto riguarda il reato di stalking, il calo è del 10,5% nell’ultimo anno. Il numero delle vittime è passato da 152, del periodo 14 agosto 2012 al 31 luglio 2013, a 144 dello stesso periodo 2013-2014.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha presentato i risultati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio al Viminale, alla presenza del  consigliere del ministro per le politiche di contrasto alla violenza di genere Isabella Rauti, del capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, del capo della polizia Alessandro Pansa, dei capi dipartimento del ministero dell’Interno e dei vertici dell’Arma dei carabinieri Leonardo Gallitelli e della Guardia di finanza Saverio Capolupo.

«Sono numeri positivi», ha affermato Alfano ricordando di aver promosso i due provvedimenti per il contrasto alla violenza di genere, il primo quando era ministro di Giustizia, il secondo da ministro dell’Interno. Questi provvedimenti hanno consentito di ottenere 271 ammonimenti da parte del questore e 189 allontanamenti urgenti per le persone violente colte in flagranza di reato: «sono la prova – ha detto Alfano – che il meccanismo sta funzionando».

«Nessuno giri la testa dall’altra parte», ha inoltre esortato il ministro, assicurando che le forze dell’ordine sono pronte a correre in aiuto e che esiste la possibilità di anonimato per chi è testimone e denuncia una violenza. Anche il trend delle denunce, infatti, è in crescita: più 20% per le segnalazioni di stalking negli ultimi due anni, ma nel solo 2013 arriva al 25% e nei primi sette mesi del 2014 cresce ancora del 2%. «È un cambio di passo culturale», ha osservato Alfano ricordando di aver inserito nel provvedimento sul femminicidio l’irrevocabilità della querela.

«Dobbiamo fare ancora di più e ancora meglio. – ha concluso – Per questo abbiamo messo il tema della violenza di genere come priorità nel semestre europeo. Non si abbassa l’attenzione e chiediamo a tutti gli italiani di stare dalla parte delle donne».

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